2016-12-05 10:19:00

Assegnato il Premio Focsiv 2016 del volontariato cristiano


Il premio Focsiv 2016 è stato assegnato a tre volontari in Burkina Faso, Kenya e Romania. Il premio viene assegnato in occasione dell'odierna Giornata Mondiale del Volontariato dell'Onu. La Focsiv, Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario, raggruppa 65 organizzazioni non governative italiane di ispirazione cristiana attive nel campo della solidarietà con i Paesi in via di sviluppo, con oltre 36 mila persone, tra soci e sostenitori. Marco Alban, 46 anni, è il vincitore del Premio Volontario Internazionale e rappresentante Lvia Burkina-Mali, il cui progetto sarà sostenuto con 20mila euro dell’8x1000 della Chiesa Cattolica. Premiati a seguire Chiara Passatore, 26 anni, volontaria in Servizio Civile per Ibo Italia in Romania, vincitrice del Premio Giovane Volontario Europeo, e Samuel Murage Kingori, 46 anni, presidente per il National Government Constituency Development Fund della Regione di Nyahururu in Kenya, volontario per il Saint Martin Csa-Catholic Social Apostolate e vincitore del Premio Volontario del Sud. Tre interventi in diverse aree del mondo ma con un unico obiettivo: lo sviluppo umano come sistema di crescita della comunità. Clarissa Guerrieri ha intervistato il presidente della Focsiv Gianfranco Cattai

R. – Noi abbiamo fatto una rassegna e premiato tre casi di volontariato internazionale, di servizio civile. È un’esperienza del noi: è un’esperienza di un’associazione, di una comunità, di una parrocchia.

D. – Come mai sono stati scelti proprio quei tre vincitori per il premio Focsiv?

R. – I tre vincitori fanno parte di candidature che vengono presentate sia dal sistema degli organismi Focsiv, ma anche da tutti, perché il bando, quando viene fatto, è un bando assolutamente aperto e va su due fasi. Nella prima fase ciascuno raccoglie il consenso attraverso il web, il consenso individualmente. Quest’anno siamo stati premiati dall’attenzione, perché i candidati, complessivamente nei tre premi, hanno portato l’attenzione di 16mila persone: cioè sono 16mila che hanno appoggiato una candidatura piuttosto che l’altra. Poi, c’è il secondo passaggio: i primi quattro del Volontariato internazionale e i primi tre del Volontariato europeo e dei Volontari del Sud vengono da un comitato italiano formato da tutti i partner del premio - esiste soltanto una figura della Focsiv - e quindi si viene piano piano a definire. Ciascuno definisce le motivazioni per premiare una persona. La giornata di oggi deve essere un riconoscimento ai 16mila che si sono attivati per appoggiare le candidature, e alle 23 candidature che noi avevamo raccolto.

D. – Cosa rappresenta al giorno d’oggi il volontario?

R. – Di fronte ad un’umanità, che sempre di più rischia di chiudersi in sé stessa, il volontariato per definizione è esattamente il contrario. Di fronte ad un’umanità che deve avere sicurezza - bisogna alzare dei muri - il volontariato è capace di dire: “Ci mettiamo in gioco nelle relazioni per creare la sicurezza, realizzando bene comune”. Questa è la cosa importante.

D. – Da quanto tempo siete presenti sul territorio con la Focsiv?

R. – Il prossimo anno, nel 2017, compirà 45 anni: gli 80 organismi che compongono oggi la Focsiv.

D. – Presidente, in questa Giornata Onu del volontariato quale appello vuole lanciare?

R. – Dobbiamo attrezzarci per dare molte più possibilità soprattutto ai nostri giovani, ma non solo, di fare delle esperienze nel volontariato internazionale che ti cambiano vita. Bisogna facilitare l’opportunità per tanti di fare delle esperienze di volontariato. 








All the contents on this site are copyrighted ©.