2016-12-03 01:39:00

Disabilità. Mattarella: inclusione diventi realtà concreta


Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Internazionale della disabilità. Spesso costretti a fronteggiare barriere architettoniche e burocratiche, gli italiani con forme di disabilità sono circa 3 milioni: il 5% della popolazione. La Lega del Filo d'Oro, che da oltre 50 anni si prende cura dei sordociechi in Italia, celebra l'appuntamento ricordando in particolare l'importanza del diritto all'inclusione dei disabili. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incoraggiato a superare gli ostacoli presenti al livello legislativo e nell'organizzazione sociale, esortando le istituzioni affinchè l'inclusione diventi una realtà. Dai dati emersi nello studio Istat per la Lega del Filo d'Oro nel 2015, è elevatissima la percentuale di persone ‘fragili’ che non riescono a superare il problema della propria disabilità. Clarissa Guerrieri ha intervistato Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo D'oro:

R. – La Lega del Filo d’Oro si occupa delle problematiche delle persone sordocieche, con pluriminorazioni psico-sensoriali e dei loro bisogni. Anche alla luce di una recente indagine effettuata, l’Istat ha valutato il fenomeno della sordo-cecità, un fenomeno molto rilevante, perché i numeri ci dicono che ci sono circa 190mila sordociechi in Italia e sono tante le difficoltà che queste incontrano. I bisogni delle persone sordocieche devono trovare delle risposte andando a perfezionare quello che è stato l’intervento legislativo - Legge 207 del 2010 - che riconosce la sordo-cecità come disabilità specifica e che ha introdotto importanti novità, ma che ad oggi non sono effettivamente applicate, per fare in modo di dare a queste persone l’opportunità non solo di una diagnosi e di interventi di riabilitazione, ma anche tutte quelle occasioni per essere maggiormente inseriti nella società, quindi la necessità, per esempio, di avere apparecchiature per comunicare. Inoltre sulla base dell’esperienza che da oltre 50 anni la Lega del Filo d’oro sta portando avanti, vedere quali risultati possono essere raggiunti se noi abbiamo, in un centro diagnostico adeguato, una struttura di riabilitazione adeguata, prospettive di vita migliore. Credo che questa sia la grande esigenza che in questo caso riguarda la persona sordocieca e con pluriminorazione ma che riguarda in generale tutte le persone.

D. - Qual è secondo lei il fattore principale che limita l’inclusione sociale di queste persone?

R. - La non conoscenza delle problematiche: il diritto all’educazione e alla riabilitazione non sono affermazioni teoriche ma sono affermazioni che devono trovare riscontro nella pratica.

D. - Rimanendo in tema di diritti, la formazione scolastica dei bambini è molto importante. Perché secondo lei ad un certo punto questa viene interrotta e non prosegue?

R. - Abbiamo assistito a fenomeni che hanno portato la soppressione di quella che era una scuola speciale rispetto all’inserimento all’interno della scuola comune; abbiamo visto l’intervento di operatori specializzati, ma abbiamo visto anche che queste innovazioni forse poi non sono state gestite con coerenza. Bisogna essere consapevoli che per dare risposte adeguate è necessario investire in risorse, in personale: è un prezzo giusto e da pagare.

D. - Quanto è importante la scuola per queste persone fragili?

R. - La scuola è importante per le persone e per le loro famiglie, perché, ricordiamoci sempre che dietro ad un bambino con disabilità c’è un papà, una mamma, fratelli, sorelle, nonni e nonne, i quali giustamente vogliono vedere che anche il loro figlio con problematiche particolari possa partecipare insieme agli altri bambini a quel percorso logico di educazione possibile naturalmente.

D. - Quindi qual è lo scopo principe di questa Giornata?

R. - Ci fermiamo un istante a pensare che ci sono delle leggi che stabiliscono certe cose, dei principi e fissano degli obiettivi. Vogliamo che questo sia tradotto in realtà sempre di più.








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