2016-12-03 07:41:00

Aleppo: governativi conquistano nuovi quartieri, civili in fuga


Non si ferma la guerra in Siria. Nella martoriata città di Aleppo, dopo due settimane di offensiva, le forze governative hanno ripreso la metà dei quartieri finora controllati dai ribelli. Ora, “cinque rappresentanti dei gruppi ribelli sono stati nominati per trattare con l’esercito siriano una sorta di accordo”: questa la testimonianza del vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino, mons. Georges Abou Khazen, raccolta dall’agenzia Fides. Intanto, a Roma, 55 Paesi riuniti per la Conferenza Med, cercano soluzioni per le crisi nel Mediterraneo, su tutte l’agonia proprio della popolazione di Aleppo. Roberta Barbi:

Una preghiera affinché i colloqui tra ribelli e governativi portino finalmente a una soluzione e l’auspicio che in questo modo si possano risparmiare ulteriori sofferenze e distruzioni alla popolazione. Questo l’auspicio del vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino, mons. Georges Abou Khazen che, raccontando la situazione nella città martire, parla di 20mila persone in fuga dalle zone controllate dai ribelli, comprese le milizie jihadiste di al Nusra, che impediscono – a volte anche con le armi – alla popolazione di uscire, ma anche di 70mila civili rimasti ai quali le truppe lealiste hanno distribuito viveri e favorito il potenziamento dei soccorsi sanitari.

Intanto a Roma, dove oggi si chiude la Conferenza sul Mediterraneo 2016, si parla anche di Siria: “No alla soluzione militare per un Paese in macerie”, è la dichiarazione del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a margine dei negoziati, mentre il collega russo Lavrov ha tenuto ferma la posizione di Mosca, sostenendo che “la pace è bloccata da chi vuole destituire Assad, violando la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che ha stabilito un confronto inclusivo tra tutte le parti siriane”. Il segretario di Stato americano uscente Kerry, infine, ha detto: “Non ci siamo rassegnati alla violenza; se si riuscisse a creare un cordone umanitario per Aleppo si creerebbe forse uno spazio per un nuovo confronto tra le parti a Ginevra”. “Certo si riuscirà ad avere successo nello sforzo per porre fine all’Is - ha concluso - e per mettere al sicuro le persone in Siria, in Iraq e nel resto del mondo”. 








All the contents on this site are copyrighted ©.