La Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb) esprime dure critiche all’iniziativa della Camera dei Rappresentanti del Brasile che vorrebbe procedere alla concessione dell’amnistia a chi ha usato fondi neri per finanziare le campagne elettorali.
“La pratica dei fondi neri delegittima
le elezioni e incoraggia la corruzione”
Tale pratica “delegittima le elezioni e incoraggia
la corruzione, creando confusione tra interesse pubblico e privato”, afferma una nota
della Presidenza della Cnbb. La nota evidenzia che in un momento di profonda sfiducia
nelle istituzioni quale quello che attualmente vive il Paese - travolto in questi
anni da diversi scandali, l’ultimo dei quali ha costretto alle dimissioni la presidente
eletta Dilma Roussef - e una notizia simile sarebbe accolta con indignazione da tutto
il popolo brasiliano. L’approvazione di questo progetto di legge sarebbe “inaccettabile
per un Parlamento che si vanta della propria onestà e che voglia rispettare il mandato
ricevuto” dagli elettori - sottolinea ancora la Cnbb - che esprime l’auspicio che
i membri del Congresso brasiliano non sostengano “un tale affronto alla dignità del
Paese”.
Urge radicale riforma della politica in
Brasile
Ricordando l’impegno attivo della Cnbb per promuovere
la coscienza politica e civile nel Paese, segnatamente il sostegno alle leggi d’iniziativa
popolare contro la compravendita di voti del 1999 e per la “Ficha Limpa” (fedine
penali pulite) del 2010 e, da ultimo, alla mobilitazione contro il finanziamento illecito
delle imprese alle campagne elettorali, i vescovi concludono ribadendo l’urgenza di
una seria riforma politica “con la P maiuscola” in Brasile, che coinvolga tutta la
società civile. (L.Z.)
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