2016-12-04 14:37:00

Gli scout cattolici italiani in festa per i loro cento anni


“La scelta dello scautismo è anche una vocazione di vita”, lo afferma il cardinale Gianfranco Ravasi che, a Roma, nella Basilica di San Giorgio al Velabro, ha celebrato la Messa per festeggiare i 100 anni dalla nascita dello scautismo cattolico italiano. Alla cerimonia erano presenti i vertici delle associazioni Agesci, Scout D’Europa e Masci e molti giovani scout che hanno animato questa festa con il canto. Il servizio di Eugenio Murrali:

Un modo per crescere insieme, per imparare, per offrire punti di riferimento, questo appare il senso di un sentiero che dura da un secolo. Un percorso storico lungo negli anni, ma anche un tragitto spirituale che si rinnova ogni giorno e che il cardinale Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, sembra riassumere con questa immagine:

“Il nostro cammino tante volte è sotto il sole, è nella luce, nella bellezza della natura e nella serenità dello spirito. Ma tante volte è sotto la pioggia, è sotto un cielo cupo, è nell’interno magari di una foresta nella quale si è smarrita la via. Ed ecco allora l’importanza, attraverso la Parola di Dio, attraverso la coscienza che è la voce di Dio in noi, ritrovare ancora il sentiero”. 

Lo scautismo cattolico festeggia cento anni e sembra non invecchaire mai, ci spiega la presidente dell’associazione Agesci Marilina Laforgia:

"Lo scautismo è un metodo educativo che ha un grande e insuperabile pregio: quello cioè di saper stare nel tempo e per ogni tempo di saper dare risposta ai bisogni più autentici, più profondi dei ragazzi".

Parole che ci conferma la giovane Mara, dell’Associazione Scout d’Europa:

"Nella mia vita è stato fondamentale. E’ un modo per regolare la tua vita, che non trovi da molte altre parti. Ti dà delle regole che non sono però delle regole coercitive, ma che ti senti proprio dentro. Da quanto sei bambino fai un percorso a livello spirituale molto pieno e soprattutto ti forma a livello caratteriale: impari a stare con gli altri, a giocare, a crescere. Cose importanti che purtroppo la società non ti dà più da altre parti".

Sulle difficoltà passate e sulla forza dello scautismo, che si è anche opposto al fascismo, insiste Antonio Zoccoletto, presidente dell’Associazione italiana Scout d’Europa:

"E’ un momento di preghiera per ringraziare il Signore di aver aiutato il Movimento Scout in Italia, di averlo fatto risorgere dopo la guerra. E’ stato un momento importante per ritrovarci anche in unità fra di noi. Lo scautismo oggi ha delle sfide, sfide educative importanti. Però continua ad affascinare tanti ragazzi e tante ragazze con il contatto con la natura, il vivere all’aperto, il rispettare la legge e il vivere da buoni cristiani e da buoni cittadini". 

Per Alessia lo scautismo è qualcosa che resta per sempre nell’animo di chi lo vive:

"Lo scautismo, secondo me, è uno stile di vita: da quando inizi, da piccolino, poi ti accompagna per sempre. Come diciamo noi, 'semel scout, semper scout – una volta scout, sempre scout', perché lo scautismo rimane proprio dentro, inciso nel tuo cuore".

Sonia Mondin, presidente Masci, sottolinea anche la responsabilità di ogni scout, in cui le persone vedono un garante dei valori:

"Continuare ad essere una Chiesa in uscita, come spesso piace dire a Papa Francesco, e quindi continuare ad essere – a prescindere dal ruolo di capo o dal ruolo di adulti scout – persone che presiedono le frontiere: essere uomini e donne che quando passano per strada creano delle attese. Quindi noi portiamo anche questa responsabilità e non vorremmo tradirla nemmeno per i prossimi 100 anni".

Piergiorgio, un ragazzo dell’Agesci, ha scelto lo scautismo proprio per i suoi valori:

"Lo scautismo fa parte delle nostre vite. Ci unisce in quanto ragazzi e ci dà una serie di valori: i valori del vivere insieme e i valori cristiani soprattutto, il valore della fratellanza, dell’aiuto reciproco, del servizio".

E il cardinale Ravasi insiste sulla gratuità e su questo servizio:

"Perdere per trovare è proprio il contrario dell’economia; è il contrario della mentalità del mondo: è ritrovare ancora la gratuità. Nello spirito dello scautismo questo servizio è fondamentale".

Una gratuità e un servizio, conclude il porporato, a volte guardati con sospetto, ma che non bisogna stancarsi di offrire, con la semplice bellezza del donare.  








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