2016-12-05 11:40:00

Francia, Valls si è candidato per l'Eliseo


Il premier francese Manuel Valls ha annunciato ieri sera la sua candidatura alle Presidenziali in Francia. Lo ha fatto ad Evry, città alla periferia di Parigi e di cui è stato sindaco per oltre dieci anni. A quattro giorni dalla rinuncia di François Hollande per un secondo mandato, Valls ha formalizzato la sua decisione annunciando ufficialmente la sua candidatura all'Eliseo per le elezioni in programma il prossimo 23 aprile. Per Valls c'è da superare uno scoglio interno, vincere le primarie del centrosinistra in programma il 22 gennaio. Clarissa Guerrieri ha intervistato Massimo Nava, editorialista e corrispondente del Corriere della Sera da Parigi:

R. – Si sarebbe rischiato uno scontro istituzionale se Hollande fosse rimasto in carica e si sarebbe rischiato una primaria del partito socialista a gennaio con un convitato di pietra. Questo non significa che la sinistra di problemi non ne abbia, ne ha moltissimi: è lacerata e ci sono già almeno due anime che si confrontano nella contesa, quella dell’ex ministro dell’economia e delle finanze Emmanuel Macron, che ha lanciato la sua candidatura riformista liberale, poi quella della sinistra più radicale, socialcomunista, che è al seguito di Jean-Luc Mélenchon. La vera domanda è che cosa riuscirà a fare Valls per rimettere insieme i cocci e portare la sinistra a uno scontro, a una sfida finale contro Fillon che avrebbe due grandi vantaggi: in primo luogo riportare il Paese a una dimensione politica di normalità, in secondo luogo, anche con una sconfitta onorevole, di portare all’Assemblea nazionale un’opposizione forte e credibile.

D. – Cosa pensano i francesi di questa svolta politica?

R. – C’è chi pensa che a sinistra adesso le cose cambino. Il sentimento più diffuso adesso in questo momento è di soddisfazione per la rinuncia di Hollande.

D. – Come mai secondo lei il presidente Hollande non si è ricandidato per il secondo mandato?

R. - Da un lato ha preso atto del fatto che la sinistra rischiava veramente l’emarginazione, la caduta dei sondaggi è verticale, quindi ha preferito gettare la spugna.

D. – Cosa dovrebbe fare secondo lei il premier Valls per risollevare il Paese da questa crisi che l’avvolge da tempo?

R. – La scommessa di Valls è quella di prendere atto del profondo bisogno di riforme che la Francia ha e, al tempo stesso, deve rassicurare l’opinione pubblica e soprattutto i ceti popolari più sfavoriti.








All the contents on this site are copyrighted ©.