Strage di civili in Iraq. Secondo quanto riferito all'agenzia tedesca Dpa da un deputato iracheno, Fares al-Fares, raid aerei contro il sedicente Stato islamico sulla città di Qaim, al confine con la Siria, hanno provocato la morte di 120 civili. "Abbiamo informazioni - ha denunciato il deputato - che i raid sono stati condotti dagli aerei iracheni". Finora da Baghdad non è arrivato alcun commento. In un altro bombardamento avvenuto, ieri, su una zona controllata dall’Is nella provincia occidentale di Al Anbar aveva provocato decine di vittime civili, tra cui anche bambini e adolescenti. Secondo quanto affermato dal presidente del Parlamento iracheno Salim al Juburi, il bombardamento ha colpito "un mercato affollato di civili". Alcune fonti accusano l'aviazione irachena di aver compiuto il raid, altre fonti accusano la coalizione internazionale a guida Usa.
A Mosul continua l'offensiva governativa
contro l'Is
Intanto, su Mosul, capitale della provincia di Ninive,
continua l’offensiva governativa per strappare la città dal controllo dell’Is. I vertici
militari hanno riferito che l'esercito ha compiuto una nuova avanzata nei quartieri
della periferia orientale e che sarà necessario ancora molto tempo per attraversare
il fiume Tigri e arrivare nel centro della città, sulla sponda occidentale. (E.R.)
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