“Si teme che questo attentato possa segnare l’inizio di una serie di attacchi di Boko Haram in coincidenza con il Natale” dice all’agenzia Fides padre Gideon Obasogie, direttore delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Maiduguri, la capitale dello Stato nigeriano di Borno, dove ieri, almeno una persona è morta e altre sono rimaste ferite in un duplice attentato suicida commesso da due bambine nel mercato principale della città.
L'attentato una rappresaglia dei jihadisti per le sconfitte subite dall'esercito
“Attacchi di questo genere sembrano essere una rappresaglia di Boko Haram per la riconquista
da parte dell’esercito nigeriano delle aree del nord della Nigeria che erano sotto
il controllo della setta islamista. E sono anche un modo per incoraggiare i propri
membri a non arrendersi, dimostrando che sono ancora in grado di colpire in una grande
città come la nostra” dice padre Gideon.
La popolazione cerca di evitare le aree affollate obiettivo dei terroristi
“La popolazione di Maiduguri è diventata molto più prudente e cerca di evitare il
mercato principale, facendo gli acquisti nei negozi più piccoli, proprio per evitare
un’area di solito molto affollata e facile obiettivo degli attentati. In genere si
cerca di evitare le aree affollate perché si teme che Boko Haram abbia adottato la
strategia degli attacchi indiscriminati contro i civili per dimostrare che è ancora
vivo e vegeto, nonostante i colpi subiti” conclude il sacerdote. (L.M.)
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