2016-12-14 20:07:00

Gentiloni: il sì del Senato. Lavoro e crescita le priorità


Con 169 voti a favore, 99 contrari e nessun astenuto il governo Gentiloni ha ottenuto oggi la fiducia anche del Senato. Come alla Camera, l'Ala di Verdini e la Lega non hanno partecipato al voto, mentre il Movimento 5 Stelle ha votato contro. Servizio di Giampiero Guadagni:

Come il precedente Esecutivo Renzi, anche Gentiloni alla  prima fiducia al Senato ottiene 169 voti a favore. Non previsti quelli dei senatori di sinistra Stefano e Uras. Sì anche dell'ex premier e senatore a vita Monti. Non hanno invece votato i 18 senatori dell'Ala di Verdini, esclusa da incarichi ministeriali. Una posizione già presa ieri a Montecitorio ma che a Palazzo Madama renderà complicata l'azione del nuovo governo.

Nel suo intervento in aula, Gentiloni ha ribadito: il primo compito è completare le riforme avviate. Non per amore della continuità, precisa il premier, ma la presa d'atto dell'indisponibilità delle forze politiche di opposizione a convergenze più ampie. Davanti al governo ci sono impegni immediati: il lavoro e la crescita, il sostegno al sistema bancario, l'emergenza terremoto con l'avvio della ricostruzione. Naturalmente la nuova legge elettorale armonizzando i sistemi di Camera e Senato. E questo, sottolinea Gentiloni, a prescindere dalla durata dell'esecutivo e quindi dalla data delle elezioni. E poi ci sono gli impegni internazionali: domani Gentiloni parteciperà da premier nel pieno delle sue funzioni al vertice dei capi di governo socialisti europei a Bruxelles, suo primo appuntamento internazionale e che precede il Consiglio Europeo.

 








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