2016-12-21 14:00:00

Roma: bocciato il Bilancio di previsione 2017 del Comune


L’amministrazione Raggi ha tempo fino al prossimo 28 febbraio per ripresentare il Bilancio di previsione 2017 del Comune di Roma e Luigi Di Maio dei Cinque Stelle assicura: “Staremo nei termini di legge”. Riguardo alla bocciatura del Documento di programmazione, l’Oref, Organismo comunale di revisione contabile, parla di approssimazione, di non chiare strategie per il recupero delle entrate con il rischio di un mancato rispetto dell’equilibrio di bilancio. Intanto, le altre forze politiche parlano di “disastro totale” e chiedono le dimissioni del sindaco. Adriana Masotti ha sentito Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica presso l'Università Tor Vergata di Roma:

R. – Intanto non c’è da essere felici. Da cittadino romano penso che sia un problema molto serio il fatto che in questa città in particolare, aldilà delle appartenenze ai partiti, si distrugga la classe politica e si distruggano opportunità. Quindi questo è un primo punto. Il secondo punto - in particolare guardando ai Cinque Stelle a Roma – è chiaro che c’è un rapporto problematico tra loro e il mondo della competenze; credo che i Cinque stelle dovrebbero fare un’analisi per capire perché questo rapporto è così difficile; magari per le condizioni che loro pongono alla partecipazione politica, che sono troppo dure, o per una diffidenza che hanno nei confronti dei mondi professionali e produttivi … Ma credo che il vero dato di fondo sia questo: non c’è un’osmosi, non c’è un rapporto, non c’è un interscambio e questo impoverisce i Cinque Stelle e riduce anche le possibilità che persone valide della società civile entrino poi a far parte di queste Giunte. L’altro dato di fondo è questo: in questo momento sarebbero state necessarie iniziative molto drastiche, molto dure dal punto di vista del bilancio. Quindi, i primi cento giorni, avrebbero dovuto essere utilizzati magati per rinegoziare subito il debito del Comune di Roma e continuare con politiche di risanamento molto dure, i Cinque Stelle su questo non hanno seguito questo percorso. Quindi direi che la combinazione di questi due fattori ci porta in questo momento in questa situazione.

D. - Guido Castelli, delegato alla finanza locale dell’Anci, dice che il vero problema di Roma è proprio la situazione finanziaria e il debito che sta esplodendo …

R. - Senz’altro. Il debito è stato negoziato prevalentemente in periodi in cui i tassi erano alti; il tasso medio di interesse che paga il Comune di Roma è esorbitante rispetto ai tassi che abbiamo oggi. Come ogni privato che con il meccanismo della surroga oggi va a rinegoziare il proprio mutuo, così il Comune di Roma dovrebbe assolutamente far partire la rinegoziazione del debito. Questo era qualcosa che tra l’altro molti candidati all’elezione a sindaco avevano messo in prima linea, impegno che consentirebbe di risparmiare molti milioni.

D. - Di Maio dice che si starà nei termini di legge per quanto riguarda la ripresentazione del bilancio e che c’era un buco enorme di bilancio relativo alle amministrazioni precedenti. Dice poi: “Siamo la prima forza politica del Paese e quindi proveranno ad infiltrarci ancora”, questo in riferimento a Marra in particolare …

R. - Torniamo proprio su quel punto che le dicevo prima: il fatto che quella che si dichiara essere la prima forza politica del Paese non riesca ad attingere al patrimonio di competenza di questa città, di questo Paese, è veramente qualcosa di preoccupante che dovrebbe per prima cosa interrogare loro. Dalla dichiarazione di Di Maio emerge proprio una diffidenza: si parte da una diffidenza molto forte che paradossalmente, magari, porta poi ad affidarsi anche a persone sbagliate. Sinceramente non vedo una capacità e credo che dovrebbero lavorare molto su questo punto, quindi incontrarsi e confrontarsi in maniera serena con la società civile e con le sue competenze.

D. - Se non ci sono soldi è probabile che a Roma ci saranno dei tagli ai servizi. Che percezione ha della capitale in questo momento lavorandoci e vivendoci?

R. - Viaggiando moltissimo in Italia e all’estero credo che non esistano città con una condizione così disastrata del manto stradale ad esempio; è una cosa che balza immediatamente agli occhi quando una persona viene a Roma, così come balzano agli occhi la scarsità dei servizi, il decoro e la sporcizia. Credo che queste dovrebbero essere le prime cose che un amministratore dovrebbe andare a curare e risolvere. È chiaro che in condizioni di ristrettezze economiche tutto questo è più difficile.








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