2016-12-22 17:00:00

Letteratura, musica e teologia. La sfida di tenerle unite


Due giovani appena premiati dalle Pontificie Accademie raccontano il loro lavoro culturale. Chiara Bertoglio, musicista, musicologa e teologa e Claudio Cianfaglioni, dottorando il Teologia (Università Gregoriana) e poeta. 

"Il rapporto tra letteratura e teologia è antichissimo - spiega Claudio - anche perché è la stessa Bibbia l’opera letteraria per eccellenza. Nei primi secoli della riflessione teologica questo rapporto era dato costitutivamente perché i padri della Chiesa prima di essere teologi erano anche poeti, mistagoghi, catecheti partendo dagli inni; poi la razionalizzazione del pensiero teologico ha fatto un po’ allontanare questi due campi. I mistici lo hanno sempre tenuto vivo".

"Cercare i legami tra la musica e la fede, illuminando tutto ciò che è bello, non lo si fa a dispetto della fede, ma nella consapevolezza che questa opera riceve dalla fede stessa il proprio senso e la propria motivazione", precisa Chiara, che spiega inoltre la difficile arte dell'essere fedeli all’originale aggiungendo la propria creatività. Da un lato il rispetto dell’intenzione dell'autore e dall'altro l’intepretazione in base alla propria personalità. "La musica ha la possibilità di toccare in profondità anche le persone più refrattarie a mettersi in gioco. Nella tenerezza c’è una risposta, così come accade in uno degli ultimi brani di Shubert, il compositore che preferisco". E conclude sull'importanza della musica nel tenere insieme i pensieri e i sentimenti: "Mediante il simbolo la musica riesce a non rinunciare al pensiero, anzi lo esalta, ma lo integra con qualche cosa che parla alla vita quotidiana dell’uomo, alle sue sofferenze, speranze, gioie, desideri e aspirazioni".








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