2016-12-24 14:00:00

Commento di don Sanfilippo al Vangelo del giorno di Natale


Nella Messa del giorno di Natale, la liturgia ci propone il Prologo del Vangelo di Giovanni in cui l’evangelista annuncia che il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi:

“Venne fra i suoi e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

Gesù bambino è nato per salvare ogni persona dalla fredda solitudine dell’egoismo, come Principe di Pace, eppure la sua gente non lo ha accolto, non c’era posto per Lui in nessun albergo e nel cuore di molti uomini. Pochissimi pastori sono divenuti testimoni della nascita del Salvatore per l’annuncio degli angeli, ma Betlemme e Gerusalemme, il resto della Giudea e del mondo intero non si sono accorti della sua venuta. Forse neppure noi ce ne siamo accorti perché abbiamo trascurato l’esortazione che la Chiesa ci ha rivolto in questo tempo: “Viene il Signore, prepara la strada!”. E c’è il rischio di vivere il Natale tra cenoni, viaggi, regali sotto alberi addobbati e luminosi o tra presepi sentimentali e ricchi di muschio, senza che tutto ciò ci tocchi nell’intimo. Senza accorgerci dell’unico vero Regalo che dà senso a questo clima di festa: Il Dio-bambino che porta con sé il Perdono e un nuovo modo di amare. Ma oggi siamo ancora in tempo, apriamo gli occhi, accogliamo il Dio che viene. Il Signore non si lascia vincere dalla nostra superficialità. La nostra  anima, anche se oscura e sporca, attende la sua venuta, ed Egli non disdegnerà di abitarvi, se umilmente invocheremo il perdono desiderando la vita nuova.








All the contents on this site are copyrighted ©.