2016-12-23 13:06:00

Gli auguri del card. Bagnasco per un Natale di pace e serenità


Questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco ha incontrato i giornalisti presso la Curia di Genova per il consueto messaggio di auguri per le festività natalizie. Un pensiero rivolto all’importanza del Natale come momento per rinsaldare i legami a cominciare dalla famiglia. L'arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana ha dunque mostrato apprensione per lo stato di solitudine che affligge oggi l’umanità, ma anche per la mancanza di occupazione e il calo di nascite in Italia. Infine, l’invito a non cedere alla paura del terrorismo. Il servizio di Sabrina Spagnoli:

“Un Natale di serenità e di pace per tutte le famiglie e per il nostro Paese”, questo l’augurio che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha dedicato nel tradizionale messaggio di auguri in vista del Natale. Il porporato ha sottolineato l’importanza del Presepe quale simbolo e messaggio universale di tenerezza che non deve assolutamente sparire e che ci ricorda che il Figlio di Dio è sceso tra noi per salvarci dalle nostre solitudini. Un auspicio, questo, a riscoprire e stringere i rapporti con chi ci sta accanto, in una società che spinge l’individuo costantemente verso l’isolamento e la fragilità dell’essere. Una fragilità che trova riscontro nella quotidianità a causa della mancanza di stabilità dovuta alla grave crisi in cui versa l’Italia, per questo le priorità per i genovesi e gli italiani tutti dovranno essere occupazione e incremento della natalità. 

Nel capoluogo ligure sta crescendo il turismo, ha affermato il porporato, data la vocazione portuale e industriale della città, ma le imprese devono essere difese in ogni modo per non essere depauperate delle eccellenze, parte della storia di Genova. Bagnasco ha espresso inoltre rammarico per il drammatico calo demografico perché “senza figli non esiste futuro”, “dove si spegne la speranza dal punto di vista spirituale – ha continuato il cardinale - certamente non vi è grembo di vite nuove”. Infine l’invito a non cadere nel panico e non cedere di fronte gli attacchi terroristici, come accaduto recentemente in Germania. “La risposta migliore – ha spiegato – è duplice: sicurezza e cultura”, perché “se diventiamo più consapevoli delle nostre radici, della nostra cultura, queste schegge impazzite si trovano più isolate. “si dialoga solo quando – ha concluso Bagnasco - entrambe le parti hanno qualcosa di buono e di interessante da dire”.








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