“Solo una strategia nazionale di cure palliative assicurerà ai canadesi giunti alla fine della vita un’assistenza rispettosa e degna della loro umanità”: lo scrive Michèle Boulva, direttrice esecutiva dell’Organismo cattolico per la vita e la famiglia (Ocvf), legato alla Conferenza episcopale canadese (Cecc-Cccb), nella lettera inviata di recente ai deputati federali sul progetto di legge C-277.
Solo il 30% dei canadesi hanno accesso alle cure palliative
Il testo prevede l’introduzione di un quadro normativo in grado di garantire l’accesso
a cure palliative di alta qualità a tutti i canadesi. Si tratta di “un orientamento
determinante che permetterà di sostenere concretamente i malati”, afferma la responsabile
dell’ organismo. Per questo l’Ocvf incoraggia i membri del parlamento ad adottare
il progetto di legge, ricordandone l’urgenza, dal momento che si stima che “solo il
30% dei canadesi hanno accesso alle cure palliative quando ne hanno bisogno”.
Le cure palliative una risposta compassionevole
Il 15 novembre scorso erano stati i rappresentanti religiosi ortodossi, protestanti,
musulmani ed ebrei, insieme al presidente della Conferenza episcopale, David Douglas
Crosby a scrivere una lettera alla relatrice della legge Marilyn Gladu. “La compassione
è un elemento basilare della società canadese e un principio essenziale delle nostre
rispettive tradizioni religiose – affermava la missiva. Crediamo che le cure palliative
siano una risposta compassionevole per coloro che sono alle prese con la malattia
o che arrivano al termine della vita. Costituiscono una pratica che riguarda tutta
la persona, rispetta la dignità umana e dona conforto ai più vulnerabili tra noi”.
Una strategia di cure palliative per tutto il Canada
A giugno – riporta L’Osservatore Romano - gli stessi responsabili religiosi avevano
diffuso una dichiarazione comune con la quale chiedevano al governo di elaborare una
“strategia di cure palliative e per il fine vita per tutto il Canada in modo da rispondere
al bisogno di assistenza di qualità superiore di tutti. Un piano da realizzare aumentando
la presenza e l’accessibilità dei servizi essenziali e dei centri di cura in tutte
le città, migliorando la qualità e la continuità dell’assistenza, offrendo maggiore
sostegno ai familiari assistenti sotto forma di vantaggi finanziari e fiscali, assicurando
che il sistema di cure sanitarie rispetti i bisogni psicosociali e spirituali dei
pazienti e delle loro famiglie lungo tutto il percorso verso la morte. (L.Z.)
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