2016-12-30 12:12:00

Istat, economia cresce. Bentivogli (Fim Cisl): puntare sull'industria


L’economia crescerà in modo positivo anche nei prossimi mesi. E’ quanto viene scritto nella nota mensile dell’Istat, che però mette in luce come in Italia il tasso di disoccupazione rimanga ancora superiore alla media degli altri paesi Ue. Alessandro Guarasci:

L’Istat vede il bicchiere mezzo pieno. Dunque, mentre nell'area euro la crescita della produzione prosegue su toni moderati, in Italia ci sono segnali positivi: dunque, aumentano gli ordinativi del settore manifatturiero, migliora il giudizio dei consumatori. Siamo in una fase espansiva che proseguirà anche nel 2017. Segnali di debolezza continuano ad arrivare invece dal mercato del lavoro. La disoccupazione è all’11,6%, di più della media Ue, ma almeno calano gli inattivi, coloro che sono talmente scoraggiati da non cercare nemmeno lavoro. Marco Bentivogli, segretario generale dei metalmeccanici Cisl (Fim)

R. – E’ evidente che la crisi, così come l’abbiamo conosciuta, inizia ad allentare la sua morsa. Purtroppo c’è ancora una sfiducia piuttosto diffusa e gli investimenti e le assunzioni che in altre fasi con questi dati si sarebbero fatte, adesso sono rallentate. Per cui è certo che bisogna valorizzare le cose che vanno bene però il settore industriale, quello che io rappresento dal punto di vista sindacale, ha ancora forti difficoltà.

D. – Possiamo pensare che una parte dei problemi si riduca rivedendo il funzionamento dei voucher?

R. – No, assolutamente. La questione voucher è stata ovviamente strumentalizzata dentro un dibattito politico. Ricordo a tutti che i voucher sono stati sostanzialmente liberalizzati dal governo Monti. Sono nati nel 2008 e l’esplosione che c’è stata è ancora su soglie molto ridotte rispetto all’utilizzo che si fa di strumenti di questo tipo in altri Paesi. Ricordo a tutti che a 400 euro al mese in Germania ci sono i mini jobs che riguardano milioni di lavoratori e non, alcune centinaia di migliaia, come i lavoratori che in Italia utilizzano i voucher. Lo strumento dei voucher va ricondotto alla sua necessità iniziale per cui quello di coprire prestazioni occasionali. Si tratta solo di rialzare la testa e la guardia sui controlli, cosa che si è fatta sempre meno negli ultimi 20 anni.

D. – Una cosa che voi chiedete per il 2017 per rilanciare l’occupazione?

R. – Bisogna fare in modo che si faccia una vera politica per il lavoro e per noi questa politica si fa facendo ripartire l’industria. Noi abbiamo il settore creditizio, le infrastrutture, la burocrazia, la formazione, l’accesso alla possibilità di innovazione, l’energia, una politica energetica  nazionale vera. Io non dico che la riforma del mercato del lavoro non serve, ma per rendere l’habitat più favorevole per le imprese questi interventi sono assolutamente molto più urgenti.








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