2017-01-04 14:00:00

Usa. Trump volta pagina su Obama: no alla chiusura di Guantanamo


Negli Stati Uniti è scontro tra Trump e Obama su Guantanamo. Il Presidente eletto è pronto a bloccare le scarcerazioni dalla base americana. Inoltre, ieri il nuovo Congresso a maggioranza repubblicana ha introdotto una risoluzione per cancellare la riforma sanitaria voluta da Obama, mentre la Ford annuncia lo stop di una nuova fabbrica di auto in Messico. Trump rilancia anche la questione del muro al confine con il Paese latino-americano. Sulla reale concretezza dei progetti di Trump, Giancarlo La Vella ha intervistato Fernando Fasce, già docente di Storia americana all’Università di Genova:

R. - È indubbia la determinazione del neo Presidente; si tratta di vedere quanto effettivamente questo potrà essere realizzato. È vero che i repubblicani hanno il Presidente, la Camera e il Senato; tuttavia al Senato non hanno quella maggioranza che li garantisca da un possibile ostruzionismo democratico. A sua volta, al Presidente non mancano problemi con l’establishment repubblicano.

D. – Decisioni, soprattutto quella sul passo indietro sullo smantellamento di Guantanámo oppure dei rapporti commerciali con il Messico, che potrebbero porre gli Stati uniti su un piano diverso anche in campo internazionale …

R. - Sicuramente. La questione di Guantanámo ha talmente infiammato l’opinione pubblica statunitense e internazionale  - sulla quale si sono appuntate poi le critiche a Obama per non essere riuscito a chiudere la base - che è difficile pensare che non scateni di nuovo delle forti polemiche. Quanto alla questione dei rapporti con il Messico, e in generale i rapporti di interdipendenza economica, si è parlato addirittura di possibili guerre commerciali e se e come gli Stati Uniti se le possano permettere.

D. - Quali i rischi di una cancellazione dell’ObamaCare, ovvero la riforma sanitaria voluta dal Presidente Obama?

R. - I rischi sono pesanti, perché l’ObamaCare è molto discussa e tuttavia sono indubbi i risultati: venti milioni in più di americani hanno avuto l’assistenza sanitaria. La gente, in qualche modo, si sta abituando all’idea della sanita come un diritto, sia pur parziale.

D. - In campo internazionale si va delineando una sorta di alleanza tra Stati Uniti e Russia, ma frizioni con la Cina …

R. - Sì, questo è un problema serio anche tenendo conto che la Cina non solo è una superpotenza economica, non solo detiene una parte consistente del debito pubblico statunitense, ma è anche cresciuta come potenza militare. Questo, decisamente, dovrebbe indurre la neo amministrazione statunitense a riflettere seriamente.








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