2017-01-05 14:10:00

A Gubbio "Trittico Barocco" per sconfiggere la paura del terremoto


Da domani fino all’otto gennaio presso il Teatro “Ronconi” di Gubbio si terrà lo spettacolo di danza "Trittico Barocco". Interverranno l'etoile Giuseppe Picone e il coreografo Kristian Cellini. Madrine ospiti delle serate saranno Carla Fracci, Rossella Brescia e Matilde Brandi. Coinvolte anche le quattro scuole di danza della cittadina umbra le cui allieve parteciperanno agli spettacoli, nella fase di apertura. Nella tre giorni verranno offerte 4 borse di studio, per un’esperienza presso la “Scuola Centro di Danza Balletto di Roma“. Obiettivo dell’evento è quello di rilanciare la cittadina che, insieme ad altri territori, sta affrontando le conseguenze del recente terremoto che ha colpito il Centro Italia. Al microfono di Massimiliano Menichetti il sindaco di Gubbio Filippo Stirati:

R. – Noi puntiamo tantissimo sulle attività artistico-culturali. In questo momento in particolare, l’Umbria ha subito la ferita del sisma che ha colpito direttamente e materialmente la Val Nerina, ma indirettamente - anche se noi come Città della Pietra, siamo ben solidi e non abbiamo avuto alcun danno particolare - sul piano turistico le conseguenze si fanno sentire come in tutto il Centro Italia, nelle vicine Marche. Quindi diciamo che questi progetti culturali, artistici vogliono dare anche un segnale di grande fiducia, di speranza, di futuro e al tempo stesso qualificano e valorizzano la nostra città perché si tratta di un’occasione di grandissimo profilo e di grande prestigio culturale.

D. - Se quindi il turista viene meno, si colpisce fortemente il tessuto sociale della città …

R. - Certamente. Stiamo facendo varie operazioni di comunicazione, iniziative di rilancio. Fino al 30 ottobre scorso avevamo un trend favorevolissimo: avevamo un aumento consistente rispetto al 2015, ma le cose sono cambiate proprio dopo il sisma che ha colpito la Val Nerina. Fare turismo, tra l’altro in centri che sono perfettamente conservati  - la nostra è una città medievale dal tessuto urbano intatto – è anche un modo per dimostrare all’Umbria, alle Marche e al Centro Italia vicinanza alla popolazione, perché il turismo è una delle fonti fondamentali della nostra economia.

D. - Quindi a ribadire: è necessario che le persone non siano spaventate perché ci sono tanti centri in Italia, se pur in zone sismiche, completamente in sicurezza dove si può andare …

R. – Assolutamente. Credo che tra l’altro venire a Gubbio come ad Assisi, a Perugia, ad Orvieto, a Todi, a Spoleto … in tutti questi bei centri storici umbri, significa anche veramente godere di grande bellezza e assistere a grandi spettacoli d’arte.

D. - Lo ribadiamo: sono zone in sicurezza …

R. – Certo. Noi per la verità abbiamo una “civiltà della pietra”, del restauro, della ristrutturazione che è molto solida nei secoli. Ecco perché abbiamo una città medioevale perfettamente consolidata. Nel tempo, poi, gli interventi con i criteri antisismici hanno rafforzato e potenziato questa tenuta.

D. - Dunque, l’invito è venite con tranquillità; ci sono centri in sicurezza se pur in zone sismiche.

R. - Sì! In questo modo ci date anche una mano a risollevare le sorti complessive dell’Umbria.

 

 

 

 

 








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