2017-01-10 16:40:00

Lo sfruttamento dei bambini in Peru'


Bambini sfruttati

Sono 9 milioni i bambini lavoratori dell’America Latina. Dietro al Brasile, che detiene il triste primato, si piazza il Perù, con i suoi 1.6 milioni, secondo le stime ufficiali: uno su 4, nella fascia di età tra i 4 e i 14 anni, la metà dei quali ha meno di 13 anni. Fanno di tutto: lucidano le scarpe dei signori nelle strade polverose della capitale, vendono gadgets e schede telefoniche ai semafori, fabbricano mattoni, spaccano pietre, custodiscono il bestiame, scendono nelle viscere della terra in cerca di metalli preziosi, aspettano agli incroci maleodoranti l’occasione di pulire un parabrezza, in cambio di pochi spiccioli.

Santiago, 5 anni, 12 ore al giorno per strada

"A Juliaca, nel Sud del Perù, sulle Ande, abbiamo incontrato Santiago, racconta Emanuele Berbenni, medico bergamasco, volontario della Fondazione Santina, un bambino conosciuto ai margini di una strada dove vendeva dei piccoli spiedini di carne, lavorando 12 ore e guadagnando poco più di 2 euro al giorno. Così mantiene la famiglia". "Santiago ha 5 anni e la sua vita intera equivale al valore di 864 euro per 5 anni, cioè 4320 euro. Come è possibile usare un piccolo bimbo per guadagni così irrisori? È vero, in Perù il salario medio è di 120 dollari al mese, ma per un maestro che ha cinquanta anni di lavoro alle spalle"

Hazar, Gabi, Kelvin, Santiago

Hazar, è una giovane del Kurdistan iracheno sfuggita alla follia dell'Isis. Gabi, una madre con la figlia uccisa in Messico dalla criminalità giovanile. Kelvin, un assassino pentito del carcere di massima sicurezza di Challapalca sulle Ande peruviane, dove sconta l'ergastolo. Santiago, il bambino lavoratore di Juliaca. Storie di giovani uomini e donne della periferia del mondo, raccolte da mons. Luigi Ginami, presidende della Fondazione Santina e dai suoi volontari, stampate e pubblicate dalla casa editrice 'Velar Marna (Bergamo), al costo di 5 euro a volume. Ricavato che la Fondazione Santina utilizza per opere di carità in Africa e America Latina. Come in Perù, dove nel viaggio dello scorso Natale, la Fondazione ha regalato ai carcerati di Challapalca, 5050 metri di altezza sulle Ande, un campo da calcio, e costruito alla periferia della città di Juliaca, 3500 metri di altezza, un muro di sicurezza per una scuola di bambini minacciata da branchi di cani randagi. 

Con noi, padre Josè Luis Quimper, francescano, direttore del collegio San Roman di Juliaca, che racconta lo sfruttamento dei bambini da parte degli adulti, bambini costretti a lavorare per le esigenze della famiglia anche nelle miniere della zona , "spesso per volontà di padri violenti che usano i soldi per bere e comprarre alcolici".








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