2017-01-11 20:06:00

Consulta: no al referendum sull'articolo 18


Dopo una riunione durata oltre due ore la Corte Costituzionale ha detto sì a due dei tre quesiti referendari sul jobs act proposti dalla Cgil. Ammessi quelli su voucher e appalti, respinto quello sull'articolo 18. La consultazione popolare dovrebbe svolgersi in primavera. Servizio di Giampiero Guadagni:

La Consulta ha detto sì al referendum proposto dalla Cgil su voucher e appalti. No invece al quesito anche politicamente più spinoso, quello che mirava ad ampliare l'applicazione dell'articolo 18, estendendolo alle imprese con più di cinque addetti. La leader della Cgil Susanna Camusso preannuncia un ricorso alla Corte europea riguardante appunto le norme sui licenziamenti. E sugli altri due temi la Cgil avvia subito la campagna per il Sì, dopo aver raccolto 3 milioni 300 mila firme per la presentazione dei tre quesiti. Quello sui voucher chiede l'abrogazione del decreto applicativo del Jobs Act che prevede un’ampia applicazione dei buoni lavoro da 10 euro lordi per le prestazioni occasionali e accessorie, inizialmente introdotte per il solo settore agrario e poi gradualmente estesi ad altri settori produttivi. Il governo, peraltro, dopo aver già introdotto misure per contrastare l'abuso, è al lavoro per ulteriori correzioni restrittive. Quanto al quesito sugli appalti, l'abrogazione delle norme che limitano la responsabilità solidale degli appalti punta a tutelare l'occupazione dei lavoratori nei casi di cambi d'appalto. La consultazione si svolgere tra il 15 aprile e il 15 giugno. A meno che non ci siano elezioni anticipate: in questo caso, il referendum è congelato per un anno. Molte, naturalmente, anche le reazioni politiche. Soddisfatto il Pd, sul piede di guerra i 5 Stelle. Mentre la Lega parla di sentenza politica.








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