2017-01-11 14:21:00

In dono ad Amatrice la statua della Vergine di Loreto


Domenica 15 gennaio cerimonia di Intronazione della Statua della Vergine di Loreto presso la parrocchia di Sant’Agostino ad Amatrice. L’iniziativa organizzata dall’Associazione Alma Laureatana si svolgerà con una processione e una Messa a cui parteciperanno oltre alla comunità, il vescovo di Rieti mons. Domenico Pompili e il rettore del Santuario di Loreto padre Franco Carollo. Giulia Angelucci ha sentito Don Savino D’Amelio, parroco di Amatrice:

R. – Domenica arriveranno con un paio di pullman – almeno con un pullman grande, poi si divideranno – e porteranno questa statua della Madonna di Loreto fino alla frazione di Villa San Cipriano, e lì l’attenderemo noi, come comunità e con un’auto che pensiamo di addobbare, su cui porremo la statua; se riusciamo, stiamo anche pensando alla presenza dei bambini vestiti con delle tuniche, per l’accoglienza di questa statua preziosa – preziosa perché la sua base è stata impreziosita; e chi ce la dona è l’Associazione Alma Lauretana che ha preso passione nel preparare tutto questo evento e nel fare la cosa migliore. Questa statua è stata posta per una giornata intera nella Santa Casa a Loreto perché fosse benedetta da Dio e dalla Madonna proprio in quel luogo che è venerato come la casa della Madonna. L’accoglieremo, e poi la processione si snoderà accompagnata da una banda di Orvieto, per la precisione della parrocchia di Castelfidardo. Procederemo con questa processione in cui si pregherà e si ascolteranno dei brani musicali fino all’ingresso della chiesa, dove la statua sarà ricevuta dal vescovo, mons. Pompili, e dal sottoscritto per la benedizione e poi l’intronizzazione nella chiesa.

D. – Qual è l’attesa ad Amatrice?

R. – Abbiamo incominciato ad annunciare e in questi giorni porteremo questo annuncio in modo capillare a tutti. Ma penso che ogni volta che c’è un evento straordinario, la gente si mobilita e partecipa con gioia a questi eventi. Penso che non possa non essere un evento importante per la nostra comunità …

D. – Una donazione, quindi, quella di questa statua per proteggere Amatrice e avere speranza?

R. – Purtroppo, la statua che avevamo era una statua lignea che veniva da Ortisei; penso che sia stata recuperata: non ne ho avuto notizia specifica, ma se è stata recuperata sta a Città Ducale, in un hangar,  dove sono tutti i beni ecclesiastici che sono stati recuperati, per essere catalogati e custoditi. Quindi, questa nuova statua ci serve come segno per poter rivolgerci anche alla Madonna: sappiamo che i segni sono importanti per l’uomo, quindi la presenza di un segno è un richiamo più forte alla relazione, alla religiosità mariana.

D. – Una statua della Madonna sul cumulo delle macerie, ai funerali del 30 agosto; una statua della Vergine di Loreto per ripartire …

R. – Certo. La Madonna di Loreto rappresenta un po’ l’annuncio di una vita nuova, la vita del Cristo che veniva dietro il “sì” della Madonna, dietro il “fiat” della Madonna e si incarnava. Quindi, abbiamo appena finito di celebrare il tempo natalizio che è il tempo della nascita, e quindi per noi è stato messo in risalto da tutti gli interventi …

D. – C’è qualcosa che si sta muovendo, per la ricostruzione di Amatrice?

R. – Pian pianino … le cose vanno un po’ a rilento, adesso, anche perché con la neve, con il freddo non sempre si possono fare tutti i lavori che si desidererebbe fare, in velocità … Però, pian pianino, qualcosa di muove. Ripeto, forse non sempre è eclatante, evidente;  ma pian pianino, speriamo di poter accelerare, che tutti gli organismi preposti alla ricostruzione possano accelerare un po’ il tempo di questa rinascita, di questa ricostruzione …








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