2017-01-13 14:02:00

La Chiesa e i giovani: presentato il Documento preparatorio al Sinodo


In Sala Stampa Vaticana, la presentazione questa mattina, del documento preparatorio del prossimo Sinodo dei Vescovi che si propone di individuare le modalità migliori per accompagnare i giovani a riconoscere e accogliere la chiamata alla vita in pienezza e per annunciare loro più efficacemente il Vangelo. Il Documento dà avvio alla fase della consultazione di tutto il Popolo di Dio: è indirizzato alle Conferenze episcopali, ai Consigli dei Gerarchi delle Chiese Orientali Cattoliche, ai dicasteri della Curia Romana e all’Unione dei Superiori Generali. È prevista inoltre una consultazione dei giovani stessi attraverso un sito Internet. Adriana Masotti ha seguito per noi la conferenza stampa:

Il card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi apre l’incontro con i giornalisti presentando la struttura del documento che  ha lo scopo, dice, di raccogliere informazioni sull’attuale condizione socio culturale dei giovani dei giovani, tra i 16 e i 29 anni, nei variegati contesti in cui vivono per poterla comprendere in vista dei successivi passi preparatori all’Assemblea dei vescovi. Tre le parti in cui il testo si divide: la prima è appunto l’ascolto della realtà, la seconda richiama all’importanza del discernimento, la terza si concentra sull’azione pastorale della comunità ecclesiale. La Chiesa desidera accompagnare i giovani alla scoperta e alla realizzazione della loro vocazione. Il cardinale Baldisseri:

“Va chiarito che il termine ‘vocazione’ deve essere inteso in senso ampio e riguarda tutta la vasta gamma di possibilità di realizzazione concreta della propria vita nella gioia dell’amore e nella pienezza derivante dal dono di sé a Dio e agli altri. Si tratta di trovare la forma concreta in cui questa realizzazione piena può avvenire «attraverso una serie di scelte, che articolano stato di vita, matrimonio, ministero ordinato, vita consacrata, ecc..., professione, modalità di impegno sociale e politico, stile di vita, gestione del tempo e dei soldi, ecc.”.

Completa il documento preparatorio un questionario che prevede la raccolta di dati statistici su ciascuna chiesa locale, la risposta a diverse domande per leggere meglio ogni situazione e infine la condivisione delle buone pratiche pastorali già in atto perché possano essere d’aiuto a tutta la Chiesa. Ma anche i giovani saranno pienamente coinvolti in questa fase preparatoria attraverso un sito Internet predisposto per raccogliere le loro aspettative  e la loro vita. E’ mons. Fabio Fabene, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi a parlarne spiegando il motivo di questa scelta:

“Il prossimo Sinodo non vuole solo interrogarsi su come accompagnare i giovani nel discernimento della loro scelta di vita alla luce del Vangelo, ma vuole anche mettersi in ascolto dei desideri, dei progetti, dei sogni che hanno i giovani per la loro vita, come anche delle difficoltà che incontrano per realizzare il loro progetto a servizio della società, nella quale chiedono di essere protagonisti attivi”.

Ma per coinvolgere i giovani saranno messe in campo numerose altre iniziative, veglie di preghiera, incontri internazionali, concerti. Le risposte al questionario del Documento preparatorio e quelle dei giovani costituiranno la base per la redazione del Documento di lavoro o Instrumentum laboris, che sarà il punto di riferimento per la discussione dei Padri sinodali.

Alla Conferenza stampa anche la voce di due giovani della parrocchia romana San Tommaso Moro. Da loro la gratitudine al Papa per la scelta del tema del prossimo Sinodo. Federica Ceci:

“Innanzitutto, vogliamo ringraziare di cuore Papa Francesco che, accogliendo le proposte dei vescovi di tutto il mondo, ha deciso di convocare la prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo sul tema dei giovani e, in particolare, della loro fede e del loro discernimento vocazionale. Abbiamo già avvertito con forza l’attenzione dei vescovi alle nostre famiglie in occasione dei due precedenti Sinodi, e adesso a maggior ragione gioiamo perché i nostri Pastori intendono parlare direttamente a noi giovani, rendendoci interlocutori privilegiati di una Chiesa in uscita e in dialogo con le nuove generazioni”.

Elvis Do Ceu si dice convinto che i vescovi si metteranno in ascolto dei giovani, anche di quelli più lontani:

“Siamo sicuri che sapranno “perdere tempo” con noi giovani, non solo per parlare, ma anche per ascoltare ciò che abbiamo da dire, con l’obiettivo di costruire insieme una Chiesa più “giovane e fresca” aperta al confronto e all’incontro".








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