2017-01-17 07:42:00

Panama: plenaria vescovi su tutela minori e lotta a corruzione


La tutela dei minori e la lotta alla corruzione: questi i punti focali della 205.ma Assemblea plenaria ordinaria tenuta dalla Conferenza episcopale di Panama (Cep) che si è conclusa nei giorni scorsi. Nel documento finale diffuso al termine dei lavori, i vescovi ribadiscono, in primo luogo, la necessità di “proteggere i minori, specialmente quelli più vulnerabili”.

Tolleranza zero di fronte agli abusi sui minori perpetrati da sacerdoti
Ricordando quanto scritto da Papa Francesco nella Lettera ai vescovi il 28 dicembre 2016, Festa dei Santi Innocenti, i presuli panamensi esortano a “difendere e accudire con coraggio la vita dei bambini dalla brama di potere dei nuovi Erode, che rubano loro l’innocenza”. In particolare, i vescovi sottolineano la gravità di piaghe quali “il lavoro minorile, la schiavitù, la prostituzione, lo sfruttamento, le migrazioni forzate, le mafie ed i mercati di morte” che affliggono l’infanzia. Di qui anche l’appello, forte, alla “tolleranza zero di fronte agli abusi sui minori perpetrati da sacerdoti”. Si tratta di “un peccato per il quale la Chiesa chiede perdono”, si legge nel documento in cui si ribadisce anche la necessità di “prendere le misure necessarie per proteggere i minori da tali crimini”.

No all’ideologia di genere
E sempre pensando ai minori e, più in generale, ai giovani, la Cep guarda “con molta preoccupazione ai tentativi di imporre, nel sistema educativo, l’ideologia di genere”, una sorta di “nuova colonizzazione portata avanti da organismi internazionali che condizionano gli aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo al fine di bloccare la loro libertà e sovranità”. Per questo, i presuli ribadiscono che i genitori hanno “il diritto ed il dovere di essere i primi ed i principali educatori dei propri figli, anche sul piano sessuale e morale”. Di qui, l’impegno della Chiesa di Panama a “sostenere una legge sull’educazione sessuale che formi gli adolescenti senza violentarne la dignità con nozioni riduzionistiche su una sessualità banalizzata e impoverita”.

Questione educativa sia priorità del Paese
Ma la questione educativa va anche al di là di tale ambito specifico: i presuli, infatti, definiscono il sistema “al collasso” e lanciano l’allarme contro “gli abbandoni scolastici” che si ripercuotono sull’intera società e chiedono di “recuperare un ideale di educazione intesa come missione e servizio”, il che implica “vocazione e non la riduzione ad un mero mestiere”. Al contempo, le istituzioni governative vengono sollecitate a garantire ai giovani “una formazione integrale, non solo accademica, ma anche umana e spirituale”. “Il problema educativo è una priorità – sottolinea la Chiesa panamense – e se non viene inteso come tale, porteremo il Paese ad un suicidio sociale, politico ed economico”.

Lotta alla corruzione: recuperare etica e morale
Centrale, poi, il tema della lotta alla corruzione: una piaga dovuta alla mancanza di etica e di morale vissuta a tutti i livelli della società” e che porta ad “una pericolosa spirale di scontri” sociali. Per questo, i presuli auspicano l’assunzione di responsabilità da parte dell’intera collettività, così da “aprirsi alle esigenze della solidarietà e del bene comune” e da “recuperare l’etica e la morale” necessarie a combattere i sistemi corrotti. “Non possiamo continuare a guardare da un’altra parte – è il monito della Cep – La patria è un bene comune che richiede la responsabilità di tutti, e il Paese non merita di vivere un’esperienza tanto dolorosa e scandalosa” come la corruzione.

Accogliere i migranti
Dalla lotta a tale piaga deriva anche l’appello che i vescovi lanciano alla nazione affinché si dimostri come è sempre stata, ovvero “solidale e fraterna con i migranti”. “Non possiamo chiudere il cuore a coloro che lasciano il proprio Paese – dicono i vescovi – Al contempo, chiediamo al governo di lavorare per l’integrazione degli immigrati”, ai quali si raccomanda di “rispettare ed apprezzare il popolo panamense, per tradizione accogliente, amabile ed ospitale”. In questo ambito, rientra anche l’esortazione episcopale a “passare dall’assistenzialismo alla promozione umana”, affinché il Paese possa svilupparsi “con la creazione di lavori dignitosi” ed i giovani trovino “un’alternativa alle proposte del narcotraffico, della droga e della delinquenza, scuole di distruzione e di morte”.

No al mero assistenzialismo, occorre impegno per il bene comune
Da ciò deriva anche il richiamo a valori come “la cultura, la libertà intesa non come liberazione sfrenata degli istinti, bensì come capacità di scelta autonoma e responsabile, di impegno sociale per il bene comune, di partecipazione”. “Non basta un mero assistenzialismo – incalzano i presuli – Ciò che occorre, è uno sviluppo che parta dall’impegno nei confronti della dignità della persona umana e del bene comune”.

Preparativi per la Gmg del 2019
Infine, la Cep guarda già al 2019, quando Panama accoglierà la 34.ma Giornata Mondiale della Gioventù, “esperienza di comunione ecclesiale intorno alla figura del Santo Padre”. In vista di questo importante evento, i presuli esortano i fedeli ad “intensificare le preghiere perché la Gmg apra i cuori” delle persone all’accoglienza di tanti giovani che raggiungeranno il Paese. Intanto, dal 2 al 5 febbraio prossimi, si svolgerà a Chitré il 38.mo Incontro nazionale giovanile, incentrato sulla formazione dei ragazzi affinché siano “discepoli e missionari della misericordia del Padre”. (A cura di Isabella Piro)








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