2017-01-25 06:29:00

Vertice Astana. Impegno per la tregua in Siria, scettici i ribelli


Russia, Turchia e Iran si dicono soddisfatti per i colloqui sulla crisi siriana che si sono chiusi ieri ad Astana, in Kazakistan. C’è accordo per un sistema di monitoraggio del cessate il fuoco, ma i ribelli parlano di scarsi progressi. Intanto sul terreno è ancora violenza. Massimiliano Menichetti:

Si sono chiusi con il plauso dell'inviato speciale Onu per la Siria, Staffan de Mistura i due giorni di colloqui di pace in Kazakistan voluti da Russia, Turchia e Iran. L’obiettivo è stato quello di voler consolidare la tregua umanitaria, in vigore dal 30 dicembre scorso, anche se più volte violata. Per Mosca, Teheran e Ankara, che hanno varato un meccanismo per monitorare il cessate-il-fuoco, i colloqui “sono stati un successo” e potrebbero aprire “la strada al dialogo tra siriani”. Parere diverso quello degli oppositori al regime di Bashar al Assad, per i quali non ci sono stati "progressi tangibili”. Ora si attende la risposta dei ribelli siriani alla bozza di Costituzione consegnata, durante i negoziati, dai russi. Un documento spiegano dal Cremlino che mira ad accelerare il processo politico, ma "senza” voler “interferire” sul dialogo interno. Intanto sul terreno nelle ultime 36 ore si sono registrate violazioni della tregua a Damasco, Hama, Latakia, Aleppo, Daraa ed Homs. 








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