2017-01-31 08:32:00

Filippine: fermezza dei vescovi contro la pena di morte


La violenza in risposta alla violenza? Non risolverà nulla, avvertono i vescovi cattolici. In una dichiarazione rilasciata dopo una Plenaria di tre giorni a Manila, i presuli dicono che la pena di morte non è diversa dal reato che punisce. Ecco perché sono deplorevoli - ha detto il presidente della Conferenza episcopale filippina, l’arcivescovo Socrates Villegas - gli sforzi fatti per ripristinare la pena capitale nel Paese. "Quando condanniamo la violenza, non possiamo essere noi stessi i suoi esecutori - ha affermato - e quando denunciamo l'assassinio, non possiamo noi stessi partecipare ad un omicidio, non importa se accompagnato dalle sovrastrutture del processo giudiziario e legale". "In tutto il mondo – ha aggiunto mons. Villegas -  è evidente il movimento contro la pena capitale, e accordi internazionali, di cui fanno parte le Filippine, ci obbligano a non imporre la pena di morte" .

Il Vangelo della vita è il cuore del messaggio di Gesù
La dichiarazione è stata rilasciata alla vigilia dell'odierna discussione alla Camera del disegno di legge riguardante la pena di morte. La misura consente alla Corte di imporre la morte come punizione per una vasta gamma di crimini efferati, in particolare droghe illegali, stupro e omicidio. Mons. Villegas ha ribadito che il Vangelo della vita è il cuore del messaggio di Gesù: "E' questo Vangelo che dobbiamo predicare. E' questo Vangelo che dobbiamo sostenere". "Pertanto noi inequivocabilmente ci opponiamo a proposte e azioni che ripristinino la pena di morte nel sistema giuridico filippino". "Anche se il crimine è atroce, nessuno mai è senza speranza di redenzione e mai abbiamo il diritto di rinunciare a qualcuno ". (A cura di Anna Poce)








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