Dura e ferma condanna dell’attacco al Centro culturale islamico del Quebec dei vescovi canadesi che hanno diffuso un comunicato a firma del loro presidente, mons. Douglas Crosby, vescovo di Hamilton. Nel testo, ripreso dall'agenzia Sir, i vescovi si dicono “scioccati” e condannano “nei termini più fermi tali gesti di violenza mortale”. Si tratta, scrivono nel comunicato, “di una violazione del carattere sacro della vita umana, un attentato ai diritti e alla libertà dei membri di tutte le religioni di radunarsi e di pregare secondo le loro convinzioni più profonde. Una ferita alla pace, all’ordine e alla tranquillità del nostro Paese e delle sue comunità, la profanazione di un luogo di preghiera e di adorazione”.
La preghiera dei cattolici canadesi
I vescovi canadesi si uniscono a Papa Francesco e al card. Gérald Cyprien Lacroix,
arcivescovo di Quebec e primate del Canada, per presentare alle vittime, alle loro
famiglie e agli amici le condoglianze e le preghiere anche dei cattolici canadesi.
“Come persone di fede preghiamo sinceramente per l’anima delle vittime e perché la
consolazione e la pace siano nel cuore di coloro che soffrono per la perdita dei loro
cari”.
Molte parrocchie accolgono i siriani di religione musulmana
Questa strage "colpisce in maniera brutale la nostra società - afferma mons. Lionel
Gendron, vescovo di Saint-Jean-Longueuil (Quebec) - che si credeva al riparo da questi
pericoli. Sono mesi - aggiunge il presule - che molte comunità, tra le quali numerose
parrocchie, stanno accogliendo con gioia tanti rifugiati, soprattutto siriani, e la
maggioranza sono musulmani. I musulmani credevano di arrivare in un paradiso. Ora
– conclude – la paura rischia di riprenderli di nuovo”. (R.P.)
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