2017-02-01 07:08:00

Ucraina: nel Donbass si torna a combattere


Nella regione ucraina del Donbass si torna a combattere. Gli scontri hanno causato la morte di militari ucraini e separatisti filo-russi, 10 civili  e decine di feriti ed hanno lasciato 17.000 civili, tra cui 2.500 bambini, senza acqua ed elettricità Gli Stati Uniti si dicono preoccupati e chiedono l’immediato cessate il fuoco. Il servizio di Roberto Piermarini

Gli scontri più violenti si registrano, già da alcuni giorni, nella zona di Avdiivka: una cittadina controllata dalle truppe di Kiev e non lontana da Donetsk.  Si tratta di un luogo di notevole valore strategico, non solo per la vicinanza alla città più importante dei ribelli e alle strade usate da questi per trasportare armi e munizioni, ma anche per gli impianti industriali che ospita. Ad Avdiivka la guerra ha lasciato la gente senza acqua, elettricità e riscaldamenti (le temperature in questo periodo arrivano fino a 18 gradi sottozero), e i testimoni parlano di "file per il pane" e di pochi negozi aperti. Le autorità ucraine hanno quindi annunciato che il centro abitato potrebbe essere presto evacuato: la presidenza ucraina parla di "uno stato di emergenza che rasenta il disastro umanitario” tanto che il Presidente Poroshenko ha interrotto lunedì sera la sua visita ufficiale a Berlino anticipando il rientro in patria. Anche questa nuova escalation di violenze - la prima da quando alla Casa Bianca c'è Donald Trump, che preoccupa Kiev con le sue aperture verso la Russia - vede il governo ucraino e i separatisti filorussi accusarsi a vicenda di aver ripreso le ostilità. Non si è fatto attendere neanche il consueto scambio di accuse tra Russia e Ucraina. Entrambi i Paesi denunciano la ripresa dei combattimenti che minacciano l’attuazione degli accordi Minsk siglati due anni fa per mettere fine al conflitto.








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