2017-02-03 09:30:00

Commento di don Sanfilippo al Vangelo della V Domenica T.O.


Nella quinta Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù dice ai suoi discepoli: 

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?  (…) Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte».

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

“Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo… Risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. Quali sono queste opere buone dei cristiani che fanno incontrare gli uomini con Dio? Pregare e digiunare molto? Lo fanno anche altre religioni. Dare il pane agli affamati, lenire i bisogni socio economici dell’uomo e accogliere gli esuli rifugiati? Sono senza dubbio opere di misericordia importanti, ma non costituiscono l’agire esclusivo dei cristiani. Tanti non credenti e svariate “Ong” si spendono per questo! Già il profeta Isaia ricordava di offrire il “Pane dell’anima”, anzi, la propria stessa anima all’afflitto. San Paolo, più esplicitamente, scriveva di vivere e annunciare null’altro che Cristo crocifisso. “Amatevi come io vi ho amato!” ci esorta il Signore; “da questo conosceranno che siete miei discepoli”, e aggiungeva: “siate uniti e il mondo crederà”. Chi, oltre all’azione sociale, perdona e giustifica la persona ostile, colui che porge l’altra guancia e saluta chi non lo saluta e porta i pesi dell’altro per salvaguardare l’unità dei fratelli, vince il male con il bene. Costui risplende di luce vivissima, sciogliendosi come il sale e insaporendo ogni ambiente di presenza divina. Questo è il cibo dell’anima che ogni uomo anela ricevere!








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