2017-02-04 14:30:00

Card. Sandri: annunciare Cristo “con la coerenza dei martiri”


“Abbiamo bisogno di recuperare lo sguardo sulla vita personale e del mondo anzitutto facendo silenzio, mettendoci in ascolto della Parola del Signore e della Tradizione ecclesiale che la illumina e la interpreta nell’oggi. Proprio per questo allora, non aver paura di andare controcorrente annunciando Gesù Cristo con mitezza certo ma senza perdere la forza e la coerenza dei martiri”. Lo ha detto ieri sera il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, durante la celebrazione eucaristica nella diaconia cardinalizia dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari, a Roma, per la festa del compatrono san Biagio, vescovo e martire. 

Tante voci per dividere o per offendere, e forse troppo poche per incoraggiare e costruire
Guardando al martirio dei sette fratelli riportato nel libro dei Maccabei e alla testimonianza del vescovo Biagio - riferisce l'agenzia Sir - “ci viene posta la domanda – si è interrogato il porporato – su dove stiano le nostre radici, su quale roccia stiamo decidendo ogni giorno di appoggiare la nostra vita, a quale sorgente cerchiamo con tutte le nostre forze di abbeverarci”. “Intorno a noi – ha osservato – tanta confusione, a livello internazionale e locale, tante voci che insinuano per dividere o per offendere, e forse troppo poche per incoraggiare e costruire. 

Non dimenticare grandi questioni sulla vita, l'amore, la famiglia, i poveri o l'aiuto al Terzo mondo 
Anche su questioni grandi circa la vita, nel suo nascere e morire, il modo di amare e costruire una famiglia, accogliere i poveri o aiutare i Paesi in guerra o in via di sviluppo, si rischia spesso di operare grandi riduzioni – a volte condizionate da differenti ideologie – o di esprimersi semplicisticamente come se si mettesse un ‘mi piace’ su una foto o una frase che qualche conoscente pubblica sui moderni mezzi di comunicazione mediatica”.

Il ricordo di coloro che in Oriente versano il loro sangue per il nome di Gesù
Il cardinale ha quindi rivolto il pensiero “ai testimoni che anche vicino a noi compiendo il loro dovere quotidiano con abnegazione sono giunti persino a perdere la vita”, riferendosi “agli eroici soccorritori dei nostri fratelli e sorelle provati dai terremoti e da altre calamità naturali”, senza dimenticare “coloro che ai nostri giorni, soprattutto nelle terre provate dell’Oriente, soffrono violenza e versano il loro sangue per il nome di Gesù”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.