“Insieme ad alcuni vescovi, sacerdoti, laici, con la presenza di pastori e dirigenti evangelici, stiamo elaborando una strategia per svincolarci, e allo stesso tempo immaginiamo una nuova unità cristiana radunati in una Federazione”. Questa l’affermazione dell’arcivescovo di Buenos Aires, card. Mario Poli, in una lettera indirizzata al presidente della Conferenza episcopale argentina, mons. Hèctor Aguer, nella quale spiega che le proposte di modifiche al “Progetto educativo” presentato nell’ultima Assemblea dei Boys Scout sulla definizione di famiglia non come un’unione “formata da uomo e donna”, ma “da persone”, ha oltrepassato i limiti. “Mesi fa ho avvertito – scrive il porporato - di non tirare troppo la corda perché stava per spezzarsi; ora considero che si è spezzata e non c’è una via di ritorno”
I Boys Scout, l’ideologia gender e l’aborto
Nella missiva, pubblicata tre giorni fa dall’agenzia cattolica Aica, il card. Poli
avverte che già dal 1996, quando fu approvato il progetto educativo originale, alcuni
dirigenti dei Boy Scouts sono stati sempre più inclini ad accettare progetti educativi
dello Stato sull’educazione sessuale, anche se in contrasto con il programma scout
di “educazione all’amore”. “Per sostenere la modifica del progetto – cioè l’accettazione
del matrimonio omosessuale - sono stati evidenziati chiaramente i principi e i postulati
dell’ideologia gender e anche del diritto all’aborto”, afferma il porporato.
Abbiamo una sfida: il 96 % di cattolici membri dell’associazione
Le modifiche al Progetto educativo degli Scout sono state approvate nell’Assemblea
del novembre scorso. L’Associazione Boys Scout in Argentina nasce nel 1912. Solo nel
1937, per volontà del cardinale Copello, si crea l’Unione Scouts Cattolici argentini.
Nel 1996 entrambe le istituzioni si uniscono nell’attuale associazione che conta
75 mila membri, dei quali il 96% è cattolico. “Ora abbiamo una sfida”, scrive il card.
Poli, che spiega che nonostante la netta maggioranza dei membri cattolici dell’associazione
ci sono alcuni leader che hanno votato a favore delle modifiche, e che potrebbero
“trascinare un grande numero di sottoposti” . “Bisogna essere cauti - raccomanda
il porporato - soprattutto per i gruppi che sono in parrocchia, i più numerosi”. L’arcivescovo
Poli stima che per la prossima Plenaria dei vescovi sarà presentato un progetto per
la creazione della federazione.
I Boys Scout negano la rottura con la Chiesa
“Neghiamo categoricamente che la nostra organizzazione abbia rotto i vincoli con la
Chiesa cattolica”: questa la risposta dell’Associazione scout argentina alla pubblicazione
della lettera del card. Poli. Sebbene sia certo che alla fine dell’anno scorso è stato
modificato il testo del “progetto educativo”, è anche certo che il movimento “deve
essere rispettoso di tutte le religioni che lo compongono e lo adattano ai propri
precetti formativi”.
Gli scout aperti al dialogo costruttivo
“Neghiamo assolutamente - si legge nel comunicato - che la nostra organizzazione
a livello nazionale si sia pronunciata a favore dell’aborto”. I dirigenti dell’associazione
affermano che le autorità ecclesiastiche sono state “disinformate” e si dicono aperti
ad un “dialogo permanente e costruttivo con gli enti che gli appoggiano e sostengono
nel loro lavoro”. (A cura di Alina Tufani)
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