2017-02-20 07:59:00

Attentato a Mogadiscio. Oltre 30 vittime. Ipotesi destabilizzazione


Si aggrava sempre più il bilancio dell’attentato suicida di ieri a Mogadiscio in Somalia. 34 i morti e 52 i feriti per ora, di quello che la polizia ha definito un “attacco barbaro contro i civili", e che, per la comunità internazionale, mira a destabilizzare il Paese che sta tentando di avviare un processo di democratizzazione a partire dalle presidenziali dei giorni scorsi. Il servizio di Gabriella Ceraso:

L'auto era stata parcheggiata vicino ad un ristorante nel quartiere Wadajir di Mogadiscio: chi l’ha lasciata ha innescato poco dopo il meccanismo esplosivo seminando morte e panico intorno a mezzogiorno, ora di grande affollamento. E' così che la polizia somala ricostruisce quanto accaduto ieri, “uno spaventoso, un barbaro attacco contro i civili”, una "carneficina" dicono i testimoni, la prima di questa portata dall’8 febbraio scorso, giorno in cui Mohamed Farmajo, ex primo ministro con doppia cittadinanza somala e statunitense, ha vinto le presidenziali, scatenando con i suoi progetti l’entusiasmo della popolazione. Anche se non c’è rivendicazione, proprio il nuovo presidente nell'esprimere la sua condanna per l'accaduto, ha chiesto unità contro la "barbarie" degli estremisti islamici Al Shebab, che poche ore prima avevano espresso la loro opposizione netta alla nuova guida del Paese promettendo altra violenza.

 

 








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