2017-02-22 12:24:00

Romania: abrogata la cosiddetta legge salva-corrotti


In Romania, dopo il Senato, anche la Camera dei Deputati ha votato all’unanimità per la cancellazione del cosiddetto “decreto salva-corrotti”. La normativa ha suscitato le più imponenti manifestazioni di protesta dal 1989, anno in cui cadde il regime comunista di Ceausescu. Per settimane decine di migliaia di manifestanti hanno espresso una forte opposizione al governo e alla legge. Il servizio di Giancarlo La Vella:

L’intenzione del governo, nonostante la contrarietà della piazza e le perplessità dell’Unione Europea, di cui la Romania fa parte dal 2007, era quella di depenalizzare una serie di reati legati alla corruzione, come il favoreggiamento e l’abuso di potere, a meno che il danno allo Stato non fosse stato superiore ai 44 mila euro. Dopo gli ultimi giorni di manifestazioni, con almeno 140 mila persone a protestare di fronte alla sede del governo, era stato il premier social-democratico in persona, Sorin Grindeanu, ad annunciare la revoca della legge, che, secondo gli oppositori, avrebbe favorito una serie di personaggi eccellenti alle prese con la giustizia. Il capo del governo ha anche esposto le tappe della marcia indietro: una serie di sedute parlamentari con le quali, però, presentare un nuovo disegno di legge anti-corruzione. Da parte sua il presidente Klaus Iohannis, schierato sin dall'inizio a sostegno dei manifestanti antigovernativi, intende indire su tale tema un referendum, sul quale il Parlamento ha già dato parere favorevole. A questo punto la piazza ha avuto la meglio sul governo, ma non si esclude che la vicenda non sia del tutto conclusa. Tutto sta a vedere quali saranno i contenuti della nuova normativa che verrà presentata dall’esecutivo. Ma soprattutto, secondo alcuni osservatori, non si escludono ricadute sulle sorti politiche del governo Grindeanu.








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