“La posizione della Chiesa e della morale cristiana è in linea con la tesi sostenuta dalla Corte europea dei diritti dell’uomo: crediamo che la maternità surrogata costituisca uno sfruttamento delle donne e anche dei bambini che devono nascere, trasformati in oggetto di consumo”. Così il portavoce dei vescovi spagnoli, padre José Maria Gil Tamayo, interpellato dai giornalisti nei giorni scorsi durante la conferenza stampa al termine dei lavori della Commissione Permanente della Conferenza Episcopale nazionale.
Le persone non hanno prezzo, il figlio è un dono
“Le persone non hanno un prezzo e un figlio non è un diritto, ma un dono”. Chiare
le parole del sacerdote: “la maternità surrogata è una mercificazione. Dobbiamo smettere
di usare eufemismi: se parliamo di utero in affitto è affitto; se di aborto è aborto,
non interruzione di gravidanza”.
La Chiesa incoraggia adozione e affido
Il desiderio di paternità e maternità, la Chiesa invita a viverlo attraverso l’adozione
e l’accoglienza delle persone con difficoltà, “specialmente dei più piccoli”. Padre
Gil Tamayo ribadisce che per questo motivo i vescovi più volte hanno invocato legislazioni
più flessibili, che facilitino le adozioni, garantendo sempre i diritti del bambino.
Avere un figlio non è un diritto
Il portavoce dei presuli spagnoli ha messo in luce i vincoli affettivi che si generano
tra la madre gestante e il bimbo nel grembo e ha posto l’accento sui problemi di identità
personale ai quali andrà incontro il bambino nato da maternità surrogata. “Queste
persone, pur avendo la stesso valore e dignità di ogni uomo, saranno sempre il frutto
di una transazione, il più delle volte economica. La Chiesa dunque giudica "la gestazione
per altri" una via non lecita, che contravviene all’ordine naturale della procreazione
umana e che si basa sulla rivendicazione del “falso” diritto ad avere un figlio.
Insegnamento della religione: costituito un tavolo per il dialogo educativo
La conferenza stampa tenutasi lo scorso 23 febbraio è stata anche l’occasione per
fare il punto sulla situazione dell'insegnamento della religione in Spagna al centro
dei lavori della Commissione Permanente dei vescovi. Padre Gil Tamayo ha spiegato
che è stato creato un tavolo ecclesiale per il dialogo educativo presieduta dal
card. Ricardo Blazquez e con la partecipazione, tra gli altri, della Concapa, la
Fundació Escola Cristiana de Catalunya, la Confederazione cattolica delle scuole e
il Forum delle famiglie. Scopo del neonato organo, la cui prima riunione si terrà
il prossimo 2 marzo, è quello di affrontare la questione del patto educativo nazionale
con spirito di costruttività e tutelando i princìpi della libertà dell’educazione
cattolica. L’obbiettivo – ha detto il portavoce – “è offrire la formazione migliore
agli uomini e alle donne di domani”.
Organizzata per i giovani consultazione web in vista del Sinodo 2018
in vista della quindicesima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi che si terrà
in Vaticano nell’ottobre 2018, i presuli spagnoli hanno deciso la creazione di un
gruppo di lavoro per concludere la consultazione del documento preparatorio dell’assemblea. Prevista
inoltre una consultazione on line rivolta ai giovani sui temi delle loro aspirazioni
di vita. Le risposte che perverranno costituiranno la base per redigere l’Instrumentum
laboris, il documento da cui partirà la discussione dei padri sinodali. (A
cura di Paolo Ondarza)
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