2017-03-01 12:22:00

Sud Corea. Vescovo di Gwangju: è ora di cambiare, si rischia caos


In Corea del Sud, migliaia di persone sono scese in piazza anche oggi a Seul per manifestare a favore o contro la presidente Park, accusata di corruzione e sotto processo per impeachment. La tensione politica è altissima e s’intreccia con le tensioni con il regime comunista nordcoreano. Proprio oggi sono iniziate manovre militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud. Da parte loro, i vescovi sudcoreani chiedono le dimissioni del capo di Stato per il bene comune della nazione. In caso contrario – affermano i presuli – si rischia di far affondare il Paese nel caos e in una paralizzante crisi economica, con conseguenze dannose per tutti. Ascoltiamo mons. Hyginus Kim Hee-Joong, arcivescovo di Gwangju, al microfono di Philippa Hitchen:

R. – La Conferenza episcopale della Corea ha dichiarato che questo governo non è in una situazione di normalità. Si dice che è corrotto. Molti coreani vogliono cambiare questo governo e anche la Conferenza episcopale lo dice: vox populi, vox Dei. Questa posizione è chiara da parte della Conferenza episcopale della Corea. Noi vogliamo ritornare a una situazione di normalità. Vogliamo costruire insieme una speranza per il futuro di tutti i coreani.

D. – Secondo lei, il presidente sta ascoltando questo appello per ritornare alla pace, a una situazione normale?

R. – Secondo molti coreani questo governo non vuole ascoltare la voce della gente. Non vuole ascoltare!

D. – Quindi c’è un rischio che la situazione degeneri in violenza?

R.  –Tutti si preoccupano di questa situazione, però spero che l’anima del popolo coreano resti calma. Ma tutti speriamo di tornare a una situazione di normalità.

D. - C’è qualcosa che può fare la comunità internazionale secondo lei? Possono essere anche fattori esterni alla Corea che influenzino il governo a ricercare questa strada di riconciliazione e di cambiamento?

R. – Penso che il nostro popolo coreano abbia in sé la forza: possiamo ricostruire tutto con le nostre forze.








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