2017-03-04 14:30:00

Martedì in Italia 7 famiglie siriane grazie alla Caritas Italiana


Sette famiglie siriane sono attese martedì prossimo a Bari, provenienti dalla Giordania, in seguito ad un accordo tra il governo italiano e la Conferenza episcopale italiana. Tra le 41 persone attese ce ne sono alcune con gravi problemi di salute che saranno curate presso l’Ospedale “Casa sollievo della sofferenza” a San Giovanni Rotondo. Il servizio di Benedetta Capelli:

E’ un progetto di reinserimento e non solo un corridoio umanitario quello che la Caritas Italiana, organismo della Cei, ha messo a punto per 7 famiglie siriane – 41 persone e tra di loro diversi malati – che arriveranno dai campi profughi della Giordania in Italia, a Bari, martedì prossimo. Una possibilità nata dalla collaborazione tra i vescovi e il governo italiano ma anche con il supporto di organismi internazionali e la Nunziatura apostolica di Amman. Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italiana, raggiunto telefonicamente in Giordania:

“Il nostro impegno col governo italiano al momento aiuterà queste prime sette famiglie che hanno al loro interno 41 persone, tra cui molti bambini, che troveranno ospitalità nell’ambito del progetto di Caritas italiana che si chiama 'Protetto rifugiato a casa mia'. Quindi verranno ospitate dalla Caritas di Manfredonia con un sistema che vede famiglie italiane che seguiranno non solo l’accoglienza ma soprattutto l’integrazione di queste persone sul territorio”.

“Protetto rifugiato a casa mia” coinvolge già più di 70 diocesi impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione. Un progetto che interessa tutta la comunità e ha avuto in tanti casi esiti molto positivi:

“Insieme si cercherà di dare veramente una risposta a tante persone che sono molto fiduciose, trovano finalmente uno spiraglio a un’esistenza che negli ultimi anni è stata veramente drammatica. Persone perseguitate, fuggite dalle loro case, che purtroppo sono bloccate in questi campi profughi al confine con la Siria senza alcun tipo di prospettiva, fino ad oggi”.

Le famiglie saranno ospitate nella “Casa Papa Francesco” a San Giovanni Rotondo, inaugurata lo scorso anno, una struttura di accoglienza per rifugiati e persone bisognose. I frati cappuccini assisteranno i malati nella “Casa sollievo della sofferenza” e anche nella “Fondazione centri di riabilitazione di Padre Pio”. Una vera e propria rinascita per molti di loro mentre resta drammatica la situazione dei profughi siriani. Ancora Oliviero Forti:

“Resta assolutamente drammatica. Io ho avuto l’occasione di partecipare a un convegno organizzato dalla Nunziatura apostolica ad Amman e si sono aperti anche altri spaccati altrettanto difficili. Penso ai tanti rifugiati iracheni che sono oggi qui, in Giordania, tra cui anche molti cristiani che non riescono a trovare una soluzione alla propria esistenza per le molte difficoltà che incontrano. C’è un governo a tempo ma che per vari motivi non riesce a garantire alla maggior parte di loro a volte neanche i servizi essenziali. Questo rende miserabile la vita di tante persone. La preoccupazione è per i tanti bambini che oggi soffrono anche di problemi di malnutrizione. Quindi ci troviamo di fronte a prospettive che non sono assolutamente incoraggianti”.








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