Ieri pomeriggio, nella Casa del Divin Maestro ad Ariccia, sono iniziati gli Esercizi spirituali per il Papa e la Curia Romana. Al centro delle nove meditazioni quaresimali, guidate dal padre francescano Giulio Michelini, è il tema della Passione, morte e risurrezione di Gesù secondo il Vangelo di Matteo. Stamane, dopo l'introduzione di ieri, la prima riflessione approfondirà “La confessione di Pietro e il cammino di Gesù verso Gerusalemme”. All’Angelus, il Papa ha chiesto ai fedeli preghiere per sé e per i suoi collaboratori. Durante il periodo degli Esercizi, che dureranno fino a venerdì mattina, vengono sospese tutte le udienze del Papa, compresa l’udienza generale del mercoledì. Il servizio di Debora Donnini:
Quelli degli esercizi spirituali sono giorni nei quali possiamo stare con Gesù e con Pietro. Questo è il percorso delineato da padre Michelini. Filo conduttore è il Vangelo di Matteo, in particolare la passione, morte e risurrezione.
La vita e la morte di Gesù non sono una fiction
Soffermarsi dunque su quasi tutta la passione secondo
Matteo, sarà come sostare davanti ad un grandioso affresco: si guarda l’insieme ma
poi magari si viene colpiti da un particolare. Padre Michelini fa riferimento ad un
testo del 2010, “Morti favolose degli antichi”, nel quale sono contenuti i resoconti
delle morti di personaggi storici divisi in diverse categorie. Anche a Gesù vengono
dedicate alcune pagine ma figura nella categoria delle morti apparenti. Ma se davvero
la morte di Gesù venisse considerata “apparente”, non solo crollerebbe tutto il pensiero
cristiano ma di fatto sarebbe “apparente” tutta l’esistenza di Gesù: non solo la sua
morte, ma anche la sua vita sarebbe una finzione, avverte il francescano. E infatti
lo studioso autore di quel libro si basava non sui Vangeli ma su interpretazioni di
Celso e Basilide. Nei Vangeli invece “si dice che Gesù è morto davvero e che la sua
vita non è una fiction”. Vita e morte di Gesù sono infatti strettamente legate. Ogni
meditazione quindi partirà dall’interpretazione di un brano di Matteo sulla passione,
morte e risurrezione, riletto tenendo sullo sfondo il ministero di Gesù in Galilea.
A seguire una lettura di tipo esistenziale e spirituale.
Gli esercizi spirituali sono anche giorni per stare con Pietro
Ma questi degli esercizi spirituali sono anche giorni
per “stare con Pietro”. Bisogna quindi seguire le indicazioni della Evangelii gaudium, dove Papa Francesco
invita ogni cristiano a rinnovare il suo incontro personale con Gesù. “In questi giorni
– suggerisce il francescano – possiamo considerarci tutti dentro il gruppo di coloro
che devono essere ri-evangelizzati”. Non perché apparteniamo all’ambito di quelli
che non conoscono Gesù, né siamo fra “le persone battezzate che però non vivono le
esigenze del Battesimo” ma perché “la nuova evangelizzazione” “è pensata in primo
luogo per incendiare i cuori dei fedeli che regolarmente frequentano la Comunità”.
“Siete voi, cari fratelli, al centro di quella evangelizzazione”, dice padre Michelini
al Papa e alla Curia Romana, e in questo tempo speciale, siete chiamati a stare in
disparte e pregare.
Anche io preso dalla paura ma fiducioso nello Spirito Santo
La riflessione del frate minore era partita da una
considerazione personale. Quando San Francesco predicò davanti al Papa Onorio III
e ai cardinali, Tommaso da Celano racconta che il vescovo di Ostia era tenuto in sospeso
dalla paura che venisse disprezzato per la sua semplicità. “Preso un po’ dalla paura,
qui ora ci sono soprattutto io”, ammette padre Michelini. “Farò quello che posso”,
dice, e dove non potrò, arriverà lo Spirito.
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