Convocato a Londra il Comitato d'urgenza dalla premier Teresa May dopo l'incubo
vissuto nella capitale poco dopo le 15 per un attacco che Scotland Yard considera
terroristico "fino a prova contraria". Un uomo, sui 40 anni, dai tratti somatici asiatici,
vestito di nero, a bordo di un auto, dopo aver travolto diverse persone lungo il Westminster
Bridge si è andato a schiantare contro la recinzione di ferro dello stesso Palazzo
di Westminster. Dopo lo schianto, l'uomo sarebbe uscito dall'auto con l'intenzione
di penetrare all'interno del Parlamento: lì, bloccato dalle forze dell'ordine, ha
accoltellato un poliziotto, uccidendolo. Gli agenti a loro volta hanno reagito colpendolo
a morte. Finora, stando a quanto comunicato da Scotland Yard, sarebbero quattro i
morti nell'attacco: l'assalitore, un agente e una donna travolta dall'auto. Non ci
sono particolari invece sulla quarta vittima. I feriti sono venti. Tutta la città
è paralizzata. Si indaga per terrorismo: non è ancora certo, ma sembra che l'uomo
abbia agito da solo, armato di due coltelli. Uno zaino è stato trovato all' interno
dell'auto lanciata in una corsa folle. Per fare chiarezza le istituzioni hanno invitato
tutti i cittadini a collaborare fornendo le informazioni a loro disposizione. Intanto
arrivano dalle cancellerie del mondo i primi messaggi di vicinanza e di condanna a
partire dagli Stati Uniti dove parla il Segretario Stato Usa Tillerson che porge le
condoglianze degli americani alle vittime e alle loro famiglie, e condanna quello
che definisce " un orribile atto di violenza".
Riguardando la dinamica dell’accaduto sembra impossibile che un’auto sia potuta arrivata fino ai cancelli del Palazzo presidenziale senza essere fermata prima. Poteva trasformarsi in una strage. E’ dunque così facile? E Londra era preparata ad un possibile attentato? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Francesco Ragni direttore della Rivista on line Londraitalia.com raggiunto telefonicamente nella capitale britannica:
Ma come valutare quanto accaduto, rispetto ad altri episodi simili, nonostante tanti restino ancora i particolari da chiarire? Gabriella Ceraso ha raccolto il parere di Andrea Margelletti presidente Ce.S.I. Centro Studi Internazionali:
Aggiornamento 20.30
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