La comunità cristiana vuole “farsi prossima a quanti sono nella prova, in uno spirito di condivisione che nasce da una precisa visione della persona e della società”. E’ quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei), che si è riunito a Roma dal 20 al 22 marzo sotto la guida del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
Tra i temi affrontati, lavoro la questione del lavoro e il futuro dell’Europa
La riunione è stata l’occasione “per un ampio confronto tra i vescovi” su vari temi,
tra cui “lavoro, giovani, famiglia, fine vita, adozioni, criminalità organizzata,
migranti, Unione Europea”. Il dibattito, oltre a portare all’approvazione delle Linee
di preparazione alla 48ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, ha offerto “una
lettura delle dinamiche essenziali che attraversano la cultura odierna e che impegnano
la Chiesa a partire dall’esperienza umana per proporre a tutti il messaggio di vita
di cui è portatrice”.
I vescovi: servono proposte e soluzioni per il mondo del lavoro
Grande rilievo è stato dato alla questione cruciale del lavoro. “La volontà della
Chiesa di farsi prossima a quanti soffrono la disoccupazione e le sue conseguenze,
di alzare la voce contro gli ostacoli all’accesso dei giovani, il lavoro nero e le
vittime del lavoro – si legge nel documento - si unisce all’impegno per l’apertura
di processi che si traducano in proposte e soluzioni per il mondo del lavoro”. “Interessano
sia il rapporto tra il momento formativo e quello lavorativo, sia il ruolo e la condizione
della donna; a far da sfondo, il cambiamento continuo veicolato dalla rivoluzione
tecnologica ed espresso in stili di vita e modelli etici”.
Le comunicazioni sociali abbiano una prospettiva formativa
Tra i temi all’ordine del giorno – si legge poi nel comunicato - ampio spazio è stato
dedicato “alle comunicazioni sociali, nella volontà dei Pastori di affrontare tale
ambito con una prospettiva educativa e formativa”. La riflessione sui media diocesani
ha dato voce, in particolare, “all’esigenza di potersi confrontare con un progetto
editoriale organico e integrato, secondo criteri che contemperino investimenti e sostenibilità”.
Il 60.mo anniversario dell’Unione Europea
Nel comunicato si sottolinea infine che a Roma ci si appresta a celebrare il 60.mo
anniversario dell’Unione Europea in un clima appesantito “da movimenti populisti e
spinte disgreganti”. Il Consiglio Permanente ricorda “il cammino intrapreso” e indica
le direzioni da seguire: “l’ispirazione originaria – spirituale – dei padri fondatori
e la condizione nel concepirsi come casa dei popoli e delle Nazioni, evitando omologazioni
di pensiero e di tradizioni”. L’Unione Europea è chiamata “a ritrovarsi nella cultura
del Mediterraneo e, quindi, a prestare più attenzione a chi cerca di attraversarlo”.
(A.L.)
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