2017-03-24 20:01:00

Milano attende il Papa, le tante anime di una città che vuole rinnovarsi


Circa un milione di persone saranno presenti per la visita del Papa a Milano. In città, fervono gli ultimi preparativi e la Chiesa locale vede nell’arrivo di Francesco anche una possibilità per rinnovare se stessa. Alessandro Guarasci:

Sarà una visita che toccherà tutte le  anime di questa città. L’arrivo alle 8.30 nel difficile quartiere periferico di Case Bianche, dove Francesco si fermerà con tre famiglie. Poi l’ingresso in Duomo e il colloquio con i sacerdoti e i consacrati. Ed ancora, la visita al carcere di san Vittore. Qui l’incontro con i detenuti e il pranzo con cento di loro. Nel pomeriggio, la messa nel parco di Monza, dove sono attese almeno 700 mila persone, e subito dopo l’incontro con i ragazzi cresimati nello Stadio di San Siro. Ma i milanesi come stanno percependo la venuta di Francesco? Don Davide Milani, portavoce della diocesi:

“Percepiscono un grande desiderio di stare col Papa, di conoscerlo da vicino, di vivere il faccia a faccia. Le parole che Papa Francesco ci dirà sono motivo di conversione, sono stimolo per il nostro cambiamento. La Chiesa, proponendoci il tempo della Quaresima ogni anno, ci dice che il lavoro del cristiano è quello della conversione. In questa Quaresima noi abbiamo il dono di sentire queste parole direttamente da Papa Francesco”.

Il quartiere di Case Bianche è nato negli anni ’70 e per non poche ragioni è sinonimo di degrado. Una periferia non solo geografica ma anche esistenziale, dove gli ascensori delle case popolari non funzionano e i servizi sociali sono in affanno, dice Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana:

“Siamo all’interno di grandi cambiamenti, epocali, e anche Milano è oggetto ormai da un po’ di anni di grandi trasformazioni… Partire da una periferia come quella di Case Bianche significa  che non bisogna guardare solo all’alta finanza o ai grandi centri mondiali, ma immaginare questo come qualcosa che tenga conto anche delle persone che fanno più fatica, quelle che lui chiama gli scarti, quelle che sono i non-cittadini, coloro che non riescono a cogliere tutte quelle opportunità che una grande città come Milano offre”.

Saranno circa 8 mila i volontari presenti lungo tutto il percorso del Papa. Un’esperienza di servizio agli altri e spirituale, dice una di loro Graziella Stante:

“Spero di riuscire a passare un messaggio di serenità, quindi non solo di efficienza ma anche di accoglienza: un valore cristiano di comunione con queste persone che mi incontreranno”.

E saranno un migliaio i giornalisti che seguiranno l’evento nelle due sale stampa. La copertura mediatica aiuterà a far crescere un interesse già di per sé alto, dice la volontaria Angela D’Arrigo:

“L’interesse è fortissimo, ovviamente. L’aspetto positivo è che non è solo l’interesse da parte di chi è cattolico praticante, e che quindi ha anche un motivo molto forte per incontrare il Papa, ma anche da parte di chi è più lontano da certe posizioni, eppure ha voglia di confrontarsi con Papa Francesco, di ascoltare il suo messaggio che è soprattutto un messaggio di speranza e misericordia”.

E in concomitanza della visita del Papa, la Caritas consegnerà 55 case popolari ai più poveri della città.








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