2017-03-25 09:26:00

Papa a Milano: Chiesa ha sempre bisogno di essere restaurata


Il Papa ha voluto iniziare la sua visita pastorale a Milano da una periferia: il quartiere di Case Bianche, una zona caratterizzata da disoccupazione ed emarginazione ma che comunque ha tanta voglia di rinascere. “Entro in Milano come sacerdote”, ha detto Francesco. Il servizio del nostro inviato Alessandro Guarasci:

E’ arrivato poco dopo le 8.30, Francesco, a Case Bianche. L’attesa è cominciata a salire fin da ieri quando sono entrati nel vivo i preparativi. Molti fedeli erano qua già alle 4 di mattina per cercare di scambiare qualche parola con il Papa. La Chiesa prende linfa vitale anche da periferie come queste e Francesco ha tenuto a precisare che è arrivato qui come “sacerdote”. A lui è stata regalata un’immagine della Madonnina, tanto cara ai milanesi, da poco restaurata:

“Lasciamoci restaurare da Dio, dalla sua misericordia. Lasciamoci ripulire nel cuore, specialmente in questo tempo di Quaresima. La Madonna è senza peccato, lei non ha bisogno di restauri, ma la sua statua sì, e così come Madre ci insegna a lasciarci ripulire dalla misericordia di Dio, per testimoniare la santità di Gesù”.

Francesco ha precisato che questa Madonnina "è stata restaurata, come la Chiesa ha sempre bisogno di essere 'restaurata', perché è fatta da noi, che siamo peccatori". Ed ancora, la “Madonna va incontro non per fare proselitismo, no! Ma per accompagnarci nel cammino della vita; e anche il fatto che sia stata la Madonnina ad aspettarmi alla porta di Milano mi ha fatto ricordare quando da bambini, da ragazzi, tornavamo dal collegio e c’era la mamma alla porta ad aspettarci. Eh, la Madonna è madre! E sempre va prima, va avanti per riceverci, per aspettarci”.

Al Papa è stata regalata anche una stola fatta da una cooperativa della zona, una cooperativa realizzata da persone che tentano di reinserisi nel tessuto sociale:

“Questa stola non l’avete comprata già fatta, ma è stata creata qui, è stata tessuta da alcuni di voi, in maniera artigianale. Questo la rende molto più preziosa; e ricorda che il sacerdote cristiano è scelto dal popolo e al servizio del popolo”.

Poco prima del suo incontro con la popolazione del quartiere, il Papa ha fatto visita a tre famiglie di Case Bianche. Due italiane e un’altra marocchina, nuclei con malati al loro interno o persone che cercano di integrarsi nel tessuto cittadino. Il Papa si è interessato ai loro problemi. E' stato accolto come un ospite di grande riguardo.

Intorno alle 12, Francesco si è trasferito nel carcere di San Vittore. Il Papa si è intrattenuto con i detenuti e pranzato con un centinaio di loro: risotto allo zafferano e cotoletta. Nella rotonda, Francesco ha detto ai carcerati: “ Io mi sento a casa con voi. Gesù ha detto: ‘Ero carcerato e tu sei venuto a visitarmi’. Voi per me siete Gesù, siete fratelli. Io non ho il coraggio di dire a nessuna persona che è in carcere: “Se lo merita”. Perché voi e non io? Il Signore ama me quanto voi, lo stesso Gesù è in voi e in me, noi siamo fratelli peccatori. Pensate ai vostri figli, alle vostre famiglie, ai vostri genitori. Passo tanto tempo qui con voi che siete il cuore di Gesù ferito”.

Ma come hanno accolto i milanesi il Papa? Sentiamo alcuni di loro:

A Case Bianche rimarrà sicuramente un segno di questa visita, spiega Giorgio Sarto, responsabile Caritas:








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