2017-03-29 11:55:00

Papa: la speranza cristiana non si basa su rassicurazioni umane


Come Abramo, aprite il cuore alla fede e Dio porterà a compimento quello che ha promesso. E’ l’esortazione rivolta dal Papa ai fedeli nella catechesi stamani all’udienza generale, in Piazza San Pietro. Francesco prosegue il ciclo di catechesi sulla speranza cristiana che si deve fondare sulla fede, non su ragionamenti o rassicurazioni umane. Il servizio di Debora Donnini:

Abramo è per noi non solo “padre della fede” ma anche “padre nella speranza”. Per spiegare lo stretto legame fra fede e speranza, Papa Francesco si rifà alla figura di Abramo e alla Lettera ai Romani proclamata all’udienza.

La speranza sia radicata nella fede non su rassicurazioni o ragionamenti
Abramo infatti crede contro ogni speranza, non vacilla. Si tratta di una speranza non fondata su rassicurazioni umane ma radicata nella fede. E anche a noi si rivela il Dio che salva. Dio ha risuscitato dai morti Gesù perché anche noi possiamo passare in Lui dalla morte alla vita ed essere un’umanità nuova:

“La nostra speranza non si regge su ragionamenti, previsioni e rassicurazioni umane; e si manifesta là dove non c’è più speranza, dove non c’è più niente in cui sperare, proprio come avvenne per Abramo, di fronte alla sua morte imminente e alla sterilità della moglie Sara. Si avvicinava la fine per loro, non potevano avere figli, e in quella situazione, Abramo credette e ha avuto speranza contro ogni speranza. E questo è grande!”.

“La grande speranza” infatti si radica nella fede e proprio per questo è capace di andare oltre ogni speranza. Non si fonda sulla nostra parola, ma sulla Parola di Dio.

Il solo prezzo è aprire il cuore alla fede
Noi siamo chiamati a seguire l’esempio di Abramo, che pur di fronte ad una realtà che sembra votata alla morte, si fida di Dio, convinto che quanto ha promesso, è capace di portarlo a compimento. E per farlo, bisogna aprire il cuore alla fede:

“Aprite i vostri cuori e questa forza di Dio vi porterà avanti, farà cose miracolose e vi insegnerà cosa sia la speranza. Questo è l’unico prezzo: aprire il cuore alla fede e Lui farà il resto”.  

Se abbiamo il cuore aperto, ci incontreremo sulla piazza del Cielo
A promettere infatti non è “uno qualunque” ma “il Dio della Risurrezione e della vita”. Bisogna quindi rimanere fondati non sulle nostre capacità ma sulla promessa di Dio come ha fatto Abramo perché “quando Dio promette porta a compimento quello che promette”. “Mai manca alla sua parola”, sottolinea ancora Francesco:

“Oggi siamo tutti in piazza, lodiamo il Signore, canteremo il Padre Nostro, poi riceveremo la benedizione … Ma questo passa. Ma questa è anche una promessa di speranza. Se noi oggi abbiamo il cuore aperto, vi assicuro che tutti noi ci incontreremo nella piazza del Cielo che non passa mai per sempre. Questa è la promessa di Dio e questa è la nostra speranza, se noi apriamo i nostri cuori”.








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