Mentre continua l’emergenza alluvioni nella zona settentrionale e centrale del Perú (compresa la capitale Lima) e il bilancio delle vittime sale col passare dei giorni, i vescovi peruviani sono intervenuti con un nuovo appello. «Viviamo — hanno scritto in un messaggio ripreso dall’Osservatore Romano — un periodo di estrema sofferenza, preoccupazione e dolore, ma anche di solidarietà. Le inondazioni e le piogge stanno sfidando la capacità di risposta delle nostre autorità e stanno chiedendo coraggio e forza alle persone colpite per affrontare le avversità. A tutti noi è chiesto un impegno ancora più concreto, che si esprima nella carità, per mantenere viva la speranza tra le persone colpite».
E’ il momento di confidare nella provvidenza di Dio
Nell’esortare la popolazione a non abbattersi di fronte alle avversità climatiche,
i vescovi sottolineano che «questa non è l’ora della paura», ma è il momento di «confidare
nella provvidenza di Dio. È l’ora della preghiera e della solidarietà, come del resto
sta dimostrando il nostro popolo». La nota dell’episcopato, pur richiamando alla necessità
del rispetto verso la natura e della prevenzione fin dalla progettazione delle città,
tiene a sottolineare che ora non è il momento «di cercare i colpevoli ma di unire
gli sforzi» per aiutare le vittime. Di qui, l’appello alla mutua solidarietà e all’attenzione
per i più deboli, in particolare i bambini, gli anziani e le gestanti. Infine, un
particolare ringraziamento è stato rivolto all’esercito, alle forze di polizia e alle
autorità civili per «quanto stanno facendo nell’opera di soccorso», mentre è stato
ribadito l’impegno profuso a livello ecclesiale attraverso la rete delle parrocchie
e delle Caritas diocesane.
All the contents on this site are copyrighted ©. |