2017-04-01 18:00:00

AccordiAbili, dove la musica supera la disabilità


Le grandi passioni possono salvare la vita. Anzi possono farla rinascere. Come è accaduto a Vincenzo Deluci, musicista jazz rimasto disabile per un grave incidente stradale, che alla sua tromba non ha voluto né dovuto rinunciare. Ora continua a suonarla, ma riadattata per le sue nuove necessità. Un’ esperienza che lo ha portato a fondare AccordiAbili, associazione che permette a tutti coloro che hanno esigenze speciali di dare spazio al loro amore per la musica progettando per gli strumenti accorgimenti personalizzati. I particolari da Paola Simonetti:

La tromba ha solleticato le sue dita già da ragazzino, quando a 3 anni, dovendo scegliere un giocattolo preferì una trombetta di plastica. Vincenzo Deluci, pugliese di Fasano, in provincia di Brindisi, concertista jazz, la musica se la porta dentro come una potente forza motrice che lo ha trasportato oltre  la disperazione nel momento più buio della sua vita. E' stata infatti proprio la musica, a non fargli sentire l’esistenza conclusa quando un incidente di macchina, 13 anni fa, lo ha reso tetraplegico, lasciandogli il solo movimento residuo dell'avanbraccio sinistro. Sul quel miracoloso movimento Vincenzo ha ridato fiato ad una incrollabile passione, ricostruendo tutta la sua vita artistica, con qualcosa in più: un adattamento del suo strumento alle sue nuove necessità, mettendo in campo soluzioni tecnologiche ma anche ingegnose: una tromba elettromeccanica i cui pistoni sono azionati da un joy-stick, come quello di alcuni videogiochi, che gli consente, ormai da anni, di continuare ad esibirsi in concerti pubblici. Un percorso non facile, ma inarrestabile, come racconta lui stesso:

“Quando è accaduto l’incidente, fu mio padre a dirmi: “Guarda che i dottori mi hanno detto che non muoverai più nulla, tanto meno le dita per suonare la tromba”. E purtroppo ci vogliono le dita. Ho avuto una trentina di secondi di smarrimento totale, però poi mi sono detto: “Va bè, fischierò o canterò”. Poi quando mi è stata data la possibilità di ritornare a suonare con lo strumento è stato come riprendere fiato. Diciamo che sono stato in apnea fino a quando non ho avuto il mio strumento”.

Ma la rinascita di Vincenzo Deluci, che dice di aver avuto due vite, due prospettive, non poteva rimanere nel solo cerchio personale: ha sentito l'esigenza di condividerla fondando  “AccordiAbili”, organizzazione che riadatta strumenti musicali sulle diverse abilità di chi ne fa richiesta. Un sostegno possibile grazie alla collaborazione di diverse altre associazioni attive nell’ambito dell’informatica e della domotica, non senza uno staff di esperti, come spiega ancora Deluci:

“Il procedimento è abbastanza lungo. Noi facciamo comunque delle prove attitudinali che vanno dal fiato, se muove le dita o non muove le dita, se quel movimento su uno strumento a lungo andare può fare danno. Quindi c’è un fisioterapista, un fisiatra che vede questi movimenti”.

Ed ecco che per Francesco è stato progettato un clarinetto particolare, il Nurrinetto, ed una batteria unica per Raffaele, la RaffDrum. Ma sono mille le direzioni in cui AccordiAbili spende la sua attività: con il patrocinio e il finanziamento della Regione Puglia mette in campo corsi di musica, ma anche operazione di divulgazione della cultura musicale fra i giovani disabili con il progetto MusicAAL, anche se per Vincenzo Deluci i sogni non sono ancora finiti:

 “Sono un musicista. Di sogni ne ho tantissimi, però quello più importante per me è realizzare sogni per gli altri, quindi avere organizzazioni “AccordiAbili” per ogni regione di Italia. L’altro sogno che ho da prima dell’incidente è suonare davanti al Santo Padre”.








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