In Pakistan, venti persone sono state uccise e quattro ferite in un santuario sufi nella provincia centrale del Punjab. A colpire con una sciabola è stato il custode del tempio, il 50.enne Abdul Waheed, che ha prima narcotizzato e poi stordito i fedeli. L’uomo, che per la polizia “appare disturbato mentalmente”, avrebbe agito per vendicarsi della morte due anni fa del suo leader spirituale, convinto che fossero stati proprio i fedeli ad ucciderlo e che quindi dovessero “essere purificati”. Tra le vittime, quattro donne e cinque membri della stessa famiglia. (M.R.)
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