2017-04-05 07:52:00

Raid chimico in Siria: almeno 72 morti. Condanna internazionale


Oggi riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu sulla Siria, dopo il raid chimico nella provincia di Idlib di cui è accusato il governo di Assad. Un nuovo bilancio delle vittime parla di 72 morti, tra cui 20 minori. Damasco nega. Un attacco che non può essere ignorato e che è frutto della debolezza di Obama, afferma il presidente americano Trump. Il servizio di Debora Donnini:

Immagini indescrivibili sono quelle che provengono in queste ore dalla Siria. Nell’attacco al villaggio in mano ai ribelli di Khan Sheikhun, il principale imputato è il gas sarin. Save the children fa sapere che tre bambini sotto i 6 anni sono stati ricevuti in una delle cliniche gestite dal Syrian Relief, appena coscienti, faticavano a respirare: sintomi compatibili con l’uso di gas nervini come il sarin.

Qualche ora dopo l'attacco, un altro raid ha distrutto una parte dell'ospedale in cui erano stati ricoverati i 160 feriti che presentavano sintomi di soffocamento e gravi problemi respiratori. Il dito viene puntato contro Assad anche se Mosca parla di un arsenale chimico dei ribelli colpito da un bombardamento aereo siriano: quindi non un attacco chimico voluto. “Date fuoco alle polveri” su tutti i fronti di guerra: è la risposta delle forze ribelli.

Dura la condanna internazionale. Un attacco che non può essere ignorato, dice Donald Trump, "le azioni atroci” di  Assad sono una “conseguenza della debolezza della passata amministrazione". E il segretario di Stato Usa, Tillerson, parla di grandi responsabilità morali di Russia e Iran. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno, intanto, elaborato una bozza di condanna al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Anche dall’Unione Europea arriva una dura reazione. Oggi in programma anche la Conferenza di Bruxelles sulla Siria, con la Mogherini.

Giada Aquilino ha intervistato Maurizio Simoncelli, vicepresidente dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo:

 

 







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