2017-04-11 19:06:00

Siria. Mattarella a Mosca: servono soluzioni condivise


Visita del capo di stato italiano, Sergio Matterella al Cremlino. Al termine dei colloqui, il presidente russo Putin ha detto che la Russia è in possesso di informazioni secondo le quali provocazioni con le armi chimiche, come quella avvenuta nella provincia di Idlib, potrebbero ripetersi in altre zone della Siria, per poi accusare le autorità siriane. Intanto oggi a Lucca riunione dei ministri degli Esteri del G7 sulla Siria: è politica l’unica soluzione possibile per il conflitto in Siria, il cui futuro, però, potrebbe non comprendere Assad al potere. Unanime anche l’idea di non isolare la Russia ma di coinvolgerla nel processo di pace. E domani il segretario di Stato Usa Tillerson vedrà a Mosca l’omologo russo Lavrov. Il servizio di Debora Donnini:

Tema caldo del confronto fra Putin e Mattarella, la crisi siriana. Miliziani anti-Assad potrebbero scatenare altri attacchi chimici per gettare la colpa su Damasco. Ne è convinto Putin che rivela di avere informazioni in base alle quali provocazioni del genere  si starebbero preparando anche nella periferia sud di Damasco. Per Putin, inoltre, l'attacco con armi chimiche attribuito ad Assad "ricorda gli eventi del 2003", quando l'Iraq di Saddam fu attaccato sulla base dell'accusa di armi di distruzione di massa. Mosca quindi fara' appello all'Onu per investigare l'uso di armi chimiche nell'attacco alla provincia di Idlib. Da parte sua Mattarella, in conferenza stampa con il presidente russo, ha ribadito che “l’uso di armi chimiche” è inaccettabile e auspicato che Mosca possa esercitare la sua influenza per evitare altri attacchi del genere. Quanto accaduto, aggiunge, dimostra l'urgente esigenza di trovare soluzioni condivise alla crisi, con un dialogo tra parti siriane contrapposte ed attori internazionali. Intanto al G7 esteri a Lucca, il segretario di Stato Usa Tillerson ammonisce: la Russia “deve scegliere se stare con gli Usa o con Assad, l'Iran e Hezbollah”. Manca al G7 l'accordo su nuove sanzioni a Damasco, ma 'supporto' all'indagine Opac sull'attacco chimico a Idlib. 








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