2017-04-20 17:52:00

Battiti del cuore per i bambini del Camerun e del pianeta Terra


Nel mondo 8 bambini su 1.000 nascono con una cardiopatia congenita che, se non affrontata con un intervento chirurgico e cure adeguate nei primi anni di vita, rischia di portare alla morte.

In Italia quasi il 90% dei neonati affetti da queste patologie riesce a raggiungere l’età adulta, ma ci sono paesi nel mondo dove le difficoltà di accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e l’impossibilità per molte famiglie di coprire i costi delle cure mediche rendono le cardiopatie infantili una vera urgenza sociale.

Per questo Cuore Fratello onlus s'impegna da 15 anni per garantire il diritto alla salute dei bambini, con particolare attenzione a quelli cardiopatici dei paesi più poveri: contribuisce a distanza alle spese per gli interventi e quando questi non sono praticabili nei luoghi d’origine porta i piccoli pazienti in Italia, facendosi carico dei costi delle cure e dell’ospitalità. A oggi sono più di 400 i bambini operati grazie al sostegno dell’associazione, dei quali 290 al Policlinico San Donato di San Donato Milanese.

Per continuare a garantire una speranza di vita ai piccoli cardiopatici che non possono avere accesso alle cure, Cuore Fratello ha avviato lo scorso 14 aprile una campagna di raccolta fondi tramite sms e chiamate solidali al 45519 a cui sarà possibile aderire fino al 2 maggio.

Il ricavato contribuirà a finanziare 7 interventi salvavita di cardiochirurgia pediatrica in Camerun. In quello che è uno dei 40 Stati più poveri del mondo, dove ogni anno 5.000 bambini si aggiungono alla lista di quelli in attesa di intervento e il rapporto è di un medico cardiologo per ogni milione di abitanti, si trova il Cardiac Center di Shisong, il primo Centro di Cardiochirurgia di tutta l’Africa Equatoriale Occidentale, di cui Cuore Fratello è tra i fondatori. Inaugurata nel 2009, questa struttura di eccellenza serve un bacino di utenza di oltre 200 milioni di persone e si occupa prevalentemente di casi pediatrici. Qui l’associazione aiuta le famiglie in grave difficoltà economica ad affrontare i costi per le operazioni dei piccoli pazienti.

Ospite ai nostri microfoni, Don Claudio Maggioni, presidente di Cuore Fratello onlus.

Nella seconda parte della trasmissione, spazio ai temi ambientali.

Alla viglia della Giornata Mondiale della Terra, che si celebra il 22 aprile e del primo anniversario della ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima (COP21), Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition e Milan Center for Food Law and Policy scattano un’inedita foto su come la produzione di cibo impatta su ambiente e consumo di suolo in Italia e nel mondo.

Per l’occasione viene presentato il Food Sustainability Report: documento trimestrale per mostrare a istituzioni, media, stakeholder, società civile e policy maker quali siano i principali temi internazionali su cibo e sostenibilità. Dal primo numero emerge che pur aumentando le coltivazioni, fame e carestie si fanno strada

Quasi il 40% della superficie terrestre è sottoposta alle attività agricole e zootecniche, con una porzione di suolo idoneo alla coltivazione pari a 4,4 miliardi di ettari, pari a circa 146 volte l’Italia. Negli ultimi 40 anni è diventato improduttivo il 30% dei terreni coltivabili e in molte regioni i problemi relativi alla qualità del suolo interessano oltre metà delle terre coltivate, specialmente in Africa Sub-Sahariana, in America del Sud, nel Sud-Est Asiatico e in Nord Europa.

Di questi temi, delle responsabilità a livello d’istituzioni governative, ma anche di quelle di ognuno di noi,

parliamo con la Dottoressa Marta Antonelli, Responsabile dell’Area Ricerca della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition








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