2017-04-25 15:42:00

25 aprile, Mattarella: no odio. A Roma sfilano Anpi e Comunità Ebraica


"Ancora oggi, senza odio ne' rancore, ma con partecipazione viva e convinta, ricordiamo quegli eventi così tragici e pieni di valore". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo intervento alle celebrazioni per la festa della Liberazione nel teatro di Carpi. A Roma due manifestazioni separate, della Comunità Ebraica e dell’Anpi. Alessandro Guarasci:

E’ stato un 25 aprile anche per dire no ai populismi che attraversano l’Europa. Un 25 aprile in cui non sono mancate tensioni. A Milano tra Forza Nuova ed estrema sinistra. A Roma la Comunità Ebraica e l’Anpi, l’associazione dei partigiani, hanno manifestato separatamente. La Comunità ha infatti contestato la presenza di bandiere palestinesi al corteo dell’Anpi. La presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello:

“La verità storica è la verità degli esempi e di ciò che conta. E’ il messaggio che vogliamo portare al nostro futuro, ai nostri giovani, i cui valori spesso sono confusi e messi in crisi. Una morale che troppo spesso è esposta ai vizi del mondo che ci appartiene e ai vizi di coloro che ancora oggi non vogliono riconoscere quella verità”.

Ed è stato un chiaro segnale il fatto che la manifestazione si sia svolta di fronte alla sede della Brigata Ebraica in via Balbo. Tanti i partigiani ebrei che hanno dato un apporto fondamentale alla Liberazione. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha messo in luce la necessità di ricordare ai giovani il valore della libertà:

“Noi siamo abituati a parlare di democrazia, noi siamo abituati a parlare. Qualche tempo fa, non era così. E se noi oggi siamo qui e possiamo parlare, anche solo incontrarci, parlare gli uni con gli altri, anche quando abbiamo idee diverse, lo dobbiamo a persone che in molti casi hanno dato la vita perché questo fosse possibile”.

Poco distante, sempre a Roma, la manifestazione dell’Anpi. Partita dal quartiere della Montagnola è arrivata a Porta San Paolo, dove ci fu una storica battaglia tra partigiani e nazisti. Il presidente dell’Anpi di Roma Fabrizio De Santis ha detto no ad ogni forma di divisione, ancor più oggi che la tensione a livello mondiale sta salendo:

“L’Italia non deve partecipare a questo ammassamento di truppe e di armi. L’Italia deve rispettare fino in fondo l’articolo 11 della nostra Costituzione, che dice che l’Italia ripudia la guerra. Non è un verbo qualsiasi: ‘ripudia’ la guerra. E non siamo per un pacifismo di facciata. Che vuol dire, essere tutti per la pace? Per fare che l’Italia continui a essere uno dei più grandi produttori e commercianti di armi? Non si può continuare a inondare il mondo di armi e dire: ‘Noi siamo per la pace’. Bisogna fare delle scelte …”.

Sono in tanti ad augurarsi che lo strappo tra Anpi e Comunità Ebraica il prossimo anno sia ricucito.








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