2017-04-27 09:34:00

Brasile. Card. Scherer: riforma pensioni e lavoro, no ai privilegi


E’ iniziata  ieri ad Aparecida la 55.ma Assemblea generale della Conferenza episcopale brasiliana. Durante i lavori si parlerà anche del difficile momento politico, sociale ed economico che sta attraversando il Paese. I vescovi hanno appoggiato lo sciopero generale indetto dai sindacati contro la riforma delle pensioni. Ma il tema principale su cui si soffermeranno i presuli sarà quello dell’iniziazione cristiana. Sui motivi della scelta di questo argomento, ascoltiamo il cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, al microfono del nostro inviato Silvonei Protz:

R. – Per noi in Brasile è un tema importante. Se guardiamo un po’ alla situazione del popolo brasiliano battezzato e ai cattolici, noi ci rendiamo conto che circa l’80 percento dei cattolici non va quasi mai in chiesa, non è in contatto con la Chiesa, non vive una vita cristiana insieme alla comunità cristiana, compresi i sacramenti e così via. Questo vuol dire che forse è mancata un’evangelizzazione con una profondità più ampia che potesse portare ad un’esperienza di Dio, ad un’esperienza religiosa, ad una vera esperienza di fede che coinvolga la vita non solo a livello intellettuale, ma a tutti i livelli, come ad esempio quello sociale, ma soprattutto religioso affinché sia una vera esperienza di fede. Questo dovrebbe cambiare, pian piano, il modo di fare la catechesi, la preparazione ai sacramenti, l’accompagnamento dei giovani all’introduzione nella vita della Chiesa.

D. – Naturalmente anche la questione sociale brasiliana sarà tema di discussione, di dibattito tra i vescovi ...

R. - Certo, questo è scontato, perché noi viviamo giorni un po’ caldi qui, con discussioni molto importanti circa una revisione della legge sulla previdenza sociale e di quella del lavoro, che regola i rapporti di lavoro. Direi che sono due argomenti che sono già ampiamente in discussione nella società, in parlamento e anche nella vita politica. Serve una buona riforma della previdenza sociale, serve anche una buona revisioni delle leggi che reggono i rapporti di lavoro. Sta di fatto che la legge sulla previdenza sociale ha degli squilibri che rendono impossibile e a volte inattuabile la previdenza sociale dello Stato. Quini serve una buona revisione. Per quanto riguarda la legge sui rapporti di lavoro, anche lì noi vediamo che la nostra legge è molto vecchia e non contempla le nuove situazioni del mondo del lavoro. Quindi ci vuole un adeguamento perché la legge del lavoro non deve escludere quanti ancora non sono entrati nel mondo del lavoro. Certo, in questo momento la legge privilegia molto chi è già nel mondo del lavoro, ma ci sono delle distorsioni, delle difficoltà che rendono difficile l’accesso al lavoro, perché gli imprenditori che devono assumere i lavoratori fanno fatica davanti ad una difficoltà legislativa molto grande. E questo esclude tanta gente dal mondo del lavoro. Credo che sia importante che ci sia una buona discussione, una legislazione rinnovata che apra alla partecipazione dei lavoratori che sono al di fuori dell’attuale struttura regolata del lavoro.

D. - La Chiesa, che orientamento dà in questo momento in questo processo, in questo dibattito …

R. - Noi sosteniamo il dibattito circa una revisione delle leggi, affinché vadano incontro alla vera giustizia sociale, cioè al bene comune più ampio, al superamento dei privilegi, per assicurare veramente il bene comune a quelli che non sono privilegiati, che sono al di fuori del sistema, i quali devono ricevere anche il sostegno dello Stato e della società.








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