2017-04-28 14:30:00

La "salute disuguale" al centro del Festival dell'Economia di Trento


70 incontri, con oltre cento relatori internazionali dal mondo dell’economia, della politica, del giornalismo e della medicina, ma anche laboratori didattici, spettacoli, e mostre. E’ la dodicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento, che si svolgerà dal 1° al 4 giugno, che avrà come filo conduttore il tema “La salute disuguale” e che coinvolgerà i palazzi storici, le strade e le piazze del capoluogo trentino. Il servizio di Marina Tomarro:

Un'economia che cammina accanto alla salute dove spesso la mancanza di fondi provoca non solo episodi di malasanità ma anche una qualità della vita peggiore, un’assenza di servizi di base, e spesso una longevità più breve. Sono questi i temi che verranno affrontati nel Festival dell’economia di Trento come ci spiega l’editore Giuseppe LaTerza tra i promotori del Festival:

“La novità è che ci concentreremo su una questione universale che riguarda tutti i cittadini e vedremo tutti i modi in cui questa questione chiama in causa la dimensione dell’economia; le questioni sono tantissime: c’è la quesitone delle tecnologie, di come creano opportunità, ma anche come vanno gestite in maniera oculata; c’è la questione del rapporto tra pubblico e privato, dell’accesso alle cure, del rapporto tra salute e questione femminile, le donne, la medicina delle donne. Un altro tema che verrà affrontato è quello dei bambini; poi parleremo dell’immigrazione … Quindi cercheremo di coprire tutti i temi interessanti, nuovi e anche problematici che mettono insieme la sfera dell’economia con quella della salute”.

Particolarmente importante diventa anche un'educazione alla salute per aiutare i pazienti ad utilizzare al meglio le cure e quelle prestazioni del servizio sanitario di cui a volte si è poco informati, favorendo così un miglioramento della vita senza un aggravio dei costi. Ascoltiamo il commento di Tito Boeri direttore scientifico del Festival:

“Ci sono dei divari molto forti nell’accesso alla sanità e nelle condizioni di salute che portano poi ad avere dei tassi di mortalità molto diversi in realtà territoriali molto diverse. Anche in Italia le differenze sono molto forti. Abbiamo per esempio un problema nel Sud dell’Italia soprattutto legato all’obesità infantile, che è fonte di malattie e purtroppo anche di mortalità. Qui bisogna guardare a questo con estrema attenzione. Abbiamo ancora una fortissima differenziazione della qualità delle cure mediche nelle diverse parti del nostro Paese. Come ricordavo, i controlli fino a qui sono stati svolti; abbiamo un’organizzazione sanitaria nazionale: c’è uniformità nell’input, nelle risorse che vengono date, ma non c’è uniformità nella qualità, nell’output dei servizi sanitari. Su questo servono controlli ancora più rigorosi”.

E  la Provincia autonoma di Trento, si rivela essere un'eccellenza italiana nelle prestazioni del servizio sanitario, come ci racconta il presidente Ugo Rossi:

“Noi abbiamo un ottimo sistema sanitario però questo passa anche dalla responsabilità dei singoli, i quali da un punto di vista culturale devono essere educati ad essere attenti a questi temi. Noi cerchiamo di farlo. Le logiche della prevenzione aiutano molto ad avere dei buoni esiti all’interno della sanità. Parlerei di un’esperienza positiva del Trentino rispetto al sistema sanitario. Noi crediamo che si debba andare in una logica di innovazione come abbiamo cercato di fare, coniugando la capillarità del servizio con la qualità. È difficile farlo, ma è comunque possibile”.








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