2017-04-28 11:22:00

Alla Messa del Papa in Egitto presenti anche ortodossi e musulmani


Uno dei momenti significativi di questo viaggio sarà la Messa presieduta dal Papa, sabato mattina nello Stadio dell’aeronautica militare al Cairo, dove insieme ai cattolici saranno presenti anche i fedeli di altre fedi, come dice - al microfono di Stefano Leszczynski - Sami Creta, del Centro culturale dei Gesuiti di Alessandria d’Egitto:

R. – Sì, alla Messa saranno presenti non solo i cattolici, ma anche rappresentanze ortodosse e musulmane del Paese. Quindi tutto il Paese sarà presente. È una cosa molto importante; si vede che la presenza del Papa è un momento di unità tra le persone. Questo è veramente molto positivo.

D. - Un momento di unità e quindi un evento favorevole non soltanto da un punto di vista religioso ma anche da un punto di vista politico e internazionale per il Paese …

R. - Infatti, da un punto di vista politico e internazionale la presenza del Papa porta un messaggio di pace. Spero che sia un punto di partenza per questo dialogo che possa portare frutti nei rapporti tra le diverse componenti del Paese.

D. - Il mondo musulmano egiziano ha compreso bene quella che è la portata dell’invito che il Grande Imam di Al Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyeb, ha fatto nei confronti di Papa Francesco e anche del Patriarca ecumenico Bartolomeo …

R. - Al Azhar ha fatto molti passi coraggiosi, come, ad esempio, invitare il Papa dopo un momento un po’ difficile, di rottura di rapporti con il Vaticano. Abbiamo visto questo anche nella visita del Grande Imam l’anno scorso in Vaticano e l’invito che lui ha rivolto a Papa Francesco. Attendiamo passi ancora più coraggiosi allora per avviare un dialogo vero, libero che si possa aprire a questioni più sensibili. 

D. - Alcuni cristiani che abbiamo sentito mentre eravamo qui al Cairo ci hanno detto di aver effettivamente dei timori. È un sentimento diffuso o è molto parcellizzata come sensazione …

R. - No, non credo che i cristiani sono così, perché il Venerdì Santo sono stato nella Chiesa in cui c’è stato l’attentato quattro giorni dopo. Mi sono sorpreso nel vedere che il numero dei presenti era raddoppiato. Quindi questi attentati non ci fanno paura ma ci fanno andare molto avanti.

D. - Lei è di Alessandria: com’è la situazione adesso in questa città dopo gli attentati di Pasqua?

R. - Sicuramente c’è un sentimento un po’ negativo dopo gli attentati, perché non è la prima volta che accade. La prima volta fu il primo gennaio  2011. Quindi abbiamo un po’ di memoria di questi attentati. Non è positivo, però adesso con questa visita del Papa, con questa novità, speriamo arrivi la vera Pasqua visto che questa Pasqua non l’abbiamo festeggiata.

D. - Come cambierà anche la vita dei cattolici, che sono la comunità minoritaria nel Paese?

R. - I cattolici sono la minoranza della minoranza. Penso che adesso ci sarà più conoscenza della Chiesa cattolica in Egitto, perché tanti nemmeno sanno della sua esistenza. Quindi con la visita del Santo Padre ci sarà una valorizzazione della Chiesa cattolica che esiste da sempre, soprattutto attraverso alle diverse istituzioni come le scuole, gli ospedali, i centri culturali. Svolgono un lavoro molto improntante e prezioso in Egitto. Questa visita valorizzerà il messaggio di Papa Francesco.








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